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Rinnovabili e strumenti finanziari: una buona alleanza

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L’impegno dei sistemi bancari per promuovere lo sviluppo delle fonti rinnovabili attraverso strumenti finanziari specifici studiati assieme alle associazioni del settore: l’ultimo riguarda la filiera del legno

Fonte: Rinnovabili&Territorio

Autore: Redazione

Il problema dell’accesso al credito non riguarda certo  il solo settore delle energie rinnovabili, ma gli operatori e le associazioni di categoria hanno comunque sempre lamentato una scarsa attenzione delle banche al mondo delle energie rinnovabili.
Non tutti gli istituti di credito sono però così poco attenti al settore, esistono infatti esempi di lungimiranza da parte di alcuni come il Credito Cooperativo che ha fatto da apripista con la convenzione quadro con Legambiente su tutto il territorio nazionale, finalizzata a diffondere l’uso di fonti di energia rinnovabile ed alternativa attraverso la rete delle BCC (Banche di Credito Cooperativo) e mediante finanziamenti a tasso agevolato.
Anche Banca Etica ha siglato recentemente una serie di convenzioni con Retenergie, Energoclub e alcune circoscrizioni regionali di Legambiente (Veneto e Liguria), per rilanciare il credito agevolato per quelle famiglie e PMI (Piccole e Medie Imprese) che intendano investire nelle energie rinnovabili e nel risparmio energetico. L’accordo prevede che tutti gli utenti e le imprese che siano affiliati a una delle reti aderenti possano ottenere da Banca Etica un mutuo per l’installazione di impianti per l’utilizzo di energie da fonti rinnovabili o per effettuare ristrutturazioni mirate all’efficienza energetica con uno sconto del 50% sulle spese di istruttoria e una riduzione dello 0,10% sul tasso variabile generalmente offerto dalla Banca al pubblico.
«Abbiamo preso atto delle incertezze e delle continue modifiche delle normative fiscali a sostegno delle energie rinnovabili e abbiamo deciso di adattare la nostra offerta di finanziamenti convenienti per permettere ai cittadini e alle piccole imprese di continuare a investire sulle energie pulite –spiega Ugo Biggeri, presidente di Banca Popolare Etica-. Negli ultimi anni abbiamo assistito a una vera rivoluzione energetica, con la nascita di 500mila impianti fotovoltaici».
L’ultimo accordo, in ordine di tempo, riguarda le energie rinnovabili legate alla filiera del legno.
La Fiper, Federazione Italiana dei Produttori di Energia da fonti Rinnovabili, e il gruppo Intesa Sanpaolo hanno, infatti, siglato un’intesa per il sostegno e lo sviluppo delle attività produttive legate alla filiera legno-energia (teleriscaldamento a biomassa e biogas).
La Fiper riunisce a livello nazionale 83 impianti di teleriscaldamento a biomassa legnosa vergine, rappresentando circa l’intera popolazione degli impianti in Italia, e un nucleo di 22 impianti a biogas. Gran parte di questi impianti sono localizzati in Lombardia ed è per questo motivo  che l’accordo interessa per prima questa regione, con l’obiettivo di estenderlo successivamente anche ad altre.
La convenzione stipulata prevede strumenti finanziari specifici per le imprese che operano nel settore dell’agricoltura e delle energie rinnovabili, strumenti che sono personalizzati rispetto alle esigenze delle diverse attività produttive delle imprese lombarde aderenti a Fiper.
Gli strumenti consistono nel finanziamento per crediti di fornitura e anticipo credito d’imposta, con la possibilità  di finanziare fino al 100% i debiti per forniture di merci e di servizi con durata da un minimo di 2 a un massimo di 12 mesi; nel finanziamento a breve termine per prestiti alle aziende lombarde associate alla Fiper e alle aziende della filiera produttiva locale; nel supporto finanziario a investimenti per ammodernamento, riconversione colturale e riqualifica della filiera produttiva, investimenti in impianti fissi e macchinari, interventi migliorativi (es. riqualifica, acquisto, costruzione e ristrutturazione immobili).
«Si tratta di un segnale importante in un momento in cui le piccole e medie imprese soffrono per la difficoltà di trovare un sostegno economico alla propria attività d’impresa presso il sistema creditizio» ha dichiarato Walter Righini, Presidente Fiper, ed ha aggiunto che  «il Gruppo Intesa Sanpaolo ha dimostrato grande sensibilità in tal senso e si è da subito attivato per individuare insieme a noi gli strumenti finanziari più adeguati a supportare le nostre imprese associate e affiancarle nel loro percorso di crescita e sviluppo».
Per il Responsabile Direzione Regionale Lombardia di Intesa Sanpaolo, Pier Aldo Bauchiero «il settore agro-energetico in Lombardia e in Valtellina in particolare riveste da sempre un’importanza fondamentale per il tessuto economico della regione. Rappresenta anche un settore che esprime l’esigenza di un supporto finanziario specifico e continui investimenti in tecnologie avanzate e in innovazione». Supporto che Banca Intesa può ed è disponibile ad offrire.
«Desideriamo proporci come veri e propri partner per le imprese di questa filiera –ha concluso Bauchiero- e favorire tra queste il costituirsi di sinergie virtuose, possibili solo in un sistema di rete, che portino a positive ricadute per le aziende stesse e per tutto il territorio».