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C’è bisogno di esperti d’efficienza

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Secondo i dati del World Economic Forum di Davos il settore dell’efficienza energetica potrebbe generare, entro il 2020, mezzo milione di posti di lavoro.

Fonte: Il Sole 24 Ore

Autore: Marco de’ Francesco

Occupazione qualificata nella white-green economy. Secondo i dati del World Economic Forum di Davos (Svizzera) il settore dell’efficienza energetica potrebbe generare, entro il 2020, mezzo milione di posti di lavoro.
Non sorprende, pertanto, l’accordo siglato tra Smart Energy Expo e In Job, azienda veronese che in 12 anni ha trovato impiego a oltre 62mila persone, per lo più in Italia: all’estero è attiva da un anno. Si cerca, però, personale competente. «La mission di In Job – afferma il fondatore e presidente Carlo De Paoli – è quella di selezionare talenti da affiancare alle aziende, per realizzare un reciproco scambio di valori. Accompagniamo, formiamo e motiviamo la professionalità. E anche nel white-green, il target è il giovane talentuoso; questo soprattutto in riferimento a tecnici diplomati con esperienza o a laureati in ingegneria elettrica, elettrotecnica, meccatronica e energetica. Ma cerchiamo anche "energy manager", e cioè professionisti in grado di programmare la gestione dell’energia, redigere il piano degli investimenti (dopo l’individuazione di obiettivi specifici di risparmio), monitorare gli interventi di razionalizzazione, scrivere il piano di contabilizzazione e il contingency plan, che riguarda le azioni correttive per modificare in corso d’opera scelte errate. Senz’altro una figura di alto profilo; resa peraltro obbligatoria dalla legge 110/1991 per industrie con consumi rilevanti (più di 10mila tonnellate di petrolio equivalente; mille, nel caso di imprese di trasporti)». E non solo. «Selezioniamo tecnici che abbiano competenze e attitudini alla vendita».
La selezione, peraltro, è già iniziata. «Siamo già attivi – continua De Paoli – sia con la rete internet che con quella dei contatti diretti. D’altra parte, in fiera ci saranno anche i candidati. Insomma, il network è in moto». In quali settori? «Anzitutto – chiarisce – nel contesto delle imprese che generano energia: biogas, solare e altro. Poi, nell’edilizia; in questo momento è un settore un po’ sofferente, ma le ristrutturazioni hanno senz’altro a che fare con il risparmio energetico. Mi riferisco, per esempio, alle forme innovative di isolamento termico. E infine alle imprese che, soprattutto nel settore manifatturiero, hanno grandi impianti industriali da rendere più efficienti o che realizzano prodotti in grado di incidere sulla funzionalità di impianti elettrici, termici e termoidraulici. Perciò, selezioniamo anche posatori, pavimentisti e elettricisti; anche se la domanda delle imprese in questo momento supera l’offerta».
Che cosa accadrà in fiera, dal 9 all’11 ottobre? «L’idea è quella di fare matching tra aziende e candidati; inoltre saremo presenti come corner espositivo». In Job Spa è una multinazionale con un fatturato di 50 milioni, mille aziende clienti, 15 career center in Italia e un decina di sedi all’estero, tra cui quelle di New York, Varsavia, Mosca e Shangai. Ha 120 dipendenti diretti e altri 2mila assunti, che lavorano dai clienti, con contratti di somministrazione di lavoro (fattispecie complessa che ha sostituito, a seguito dell’introduzione della legge Biagi, 30/2003, il lavoro interinale, ndr). «Operiamo anche in Romania e Bulgaria – termina – e ci stiamo attivando in Paesi importanti dell’America Latina, come Brasile e Argentina». Secondo l’azienda, le politiche europee per l’affrancamento dai combustibili fossili (la Commissione europea ha stabilito la riduzione dell’80-95%, entro il 2050, di emissioni di anidride carbonica) comporteranno anche in Italia l’evolversi, ai fini dell’efficienza energetica, di nuove figure professionali.