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Pisa e Grosseto: la produzione di energia elettrica 100% rinnovabile grazie alla geotermia

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Gli impianti geotermici presenti nelle due province riescono a coprire il 100% del fabbisogno di energia elettrica; a livello regionale la percentuale è invece del 26,5%.

Fonte: GeotermiaNews

Autore: Redazione

Nell’anno in cui ricorre il centesimo anniversario dall’avvio della prima centrale geotermoelettrica Enel Green Power annuncia dei dati record per quanto riguarda la produzione geotermoelettrica toscana.

I dati di produzione relativi all’anno 2012, ufficializzati in questi giorni, indicano infatti che Enel Green Power, nei 33 impianti geotermici dislocati tra le province di Pisa, Grosseto e Siena, ha prodotto più di 5.235 GWh.
Un record di produzione non in termini assoluti, ma in termini percentuali: per la prima volta la produzione di energia elettrica da fonte geotermica ha infatti oltrepassato la soglia del 26% attestandosi intorno al 26,5% sul fabbisogno di energia elettrica regionale, corrispondente a circa 19.964 GWh.
I 5 miliardi e 235 milioni di KWh prodotti in Toscana corrispondono al consumo medio di energia elettrica di oltre 2 milioni di famiglie.
Addirittura la provincia di Pisa produce grazie agli impianti geotermici dell’Alta Val di Cecina, il 137,3% del fabbisogno elettrico provinciale, ovvero un surplus di quasi il 40% rispetto alle proprie esigenze.
«I dati di produzione relativi al 2012 dicono –scrive in una nota Enel Green Power- che Pisa è una provincia completamente rinnovabile perché i 15 impianti geotermici di Enel Green Power, (per un totale di sedici gruppi di produzione nel territorio pisano), hanno prodotto 2.879,8 GWh a fronte di consumi elettrici che si sono attestati intorno ai 2.096 GWh».
Surplus (anche se in misura minore) anche per la provincia di Grosseto, dove la geotermia, da sola, corrisponde il 119% del fabbisogno elettrico provinciale. Gli 8 impianti geotermici presenti nel territorio maremmano, tra Amiata e Zona Geotermica Tradizionale hanno prodotto 1.089,619 GWh di elettricità a fronte di consumi elettrici pari a 912 Gwh.
Oltre alla produzione di elettricità, si è avviato, ormai da qualche anno, anche l’utilizzo del vapore geotermico per usi diretti nella domanda di calore.
In Toscana sono 5 i Comuni teleriscaldati grazie al calore geotermico (Pomarance, Castelnuovo Val di Cecina, Monterotondo Marittimo, Santa Fiora e Monteverdi Marittimo e altri impianti sono in costruzione o in avanzato stadio di progettazione a Montieri, Radicondoli, Chiusdino) ed esistono caseifici e salumifici e 250mila metri quadrati di serre che utilizzano il vapore geotermico per le loro produzioni.
Un’attività, quella legata alla geotermia, che Enel e in particolare Enel Green Power ha intenzione di continuare in Toscana dove gli investimenti annunciati entro il 2016 sono nell’ordine 900 milioni di cui 500 sulla geotermia.
«Abbiamo un piano di investimenti importante in questo territorio» aveva sostenuto Massimo Montemaggi, Responsabile Geotermia Enel Green Power, nel corso della tavola Rotonda con il Presidente Enrico Rossi, organizzata a Radicondoli da Regione Toscana e CoSviG lo scorso 18 settembre.
«Nel prossimo quinquiennio –ha detto in quell’occasione Montemaggi- investiremo 500 milioni di Euro in Toscana e siamo disponibili ad accettare tutte le proposte per insediare nuove produzioni. I traguardi che la Toscana raggiunge grazie alla geotermia sono un importante biglietto da visita per il mondo e consentono alla nostra regione di essere punto di riferimento nel settore energetico e uno dei leader globali per la produzione da fonte rinnovabile».
Un ulteriore ed importante volano di sviluppo per i territori geotermici è poi costituito dal turismo connesso alla presenza dei fenomeni naturali legati al calore della terra, e ai percorsi museali che raccontano il fenomeno geotermico ed i suoi sviluppi industriali attraverso la storia nei secoli: dalle terme etrusco-romane agli usi nel settore della chimica, fino alla scoperta elettrica ed al lancio dell’industria geotermoelettrica.
Sono oltre 50.000 le visite registrate ogni anno tra le terme etrusco romane di Sasso Pisano, le manifestazioni naturali e il Parco Geotermico delle Biancane a Monterotondo Marittimo e il Museo della Geotermia di Larderello che proprio il 30 settembre sarà inaugurato nella nuova veste, con contenuti tecnologici e multimediali, che offriranno ai turisti, al mondo delle scuole e della ricerca, un’occasione in più per visitare i territori della geotermia.