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A Pisa la geotermia produce più del necessario

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Oltre il 100% del fabbisogno elettrico della provincia è assicurato da questa fonte rinnovabile. Il nuovo piano energetico della Toscana punterà ancora sulle risorse geotermiche

Fonte: Tekneco.it

Autore: Gianluigi Torchiani

La geotermia ha ottime prospettive di sviluppo su buona parte dell’intero territorio nazionale ma, per il momento, la Toscana la fa ancora da padrona.

Secondo Enel Green Power i dati di produzione relativi al 2012 rivelano che Pisa è una provincia completamente rinnovabile: i 15 impianti geotermici di Enel Green Power hanno prodotto 2879,8 GWh, a fronte di consumi elettrici che nella provincia di Pisa si sono attestati intorno ai 2096 Gwh. Quindi, secondo Enel, la produzione geotermica, da sola, corrisponde al 137,3% del fabbisogno elettrico provinciale.

«In Toscana – si legge in una nota dell’azienda – , nei 33 impianti geotermici dislocati tra le province di Pisa, Grosseto e Siena, ha prodotto più di 5.235 GWh. In termini assoluti non è un record, ma lo è in termini percentuali perché per la prima volta nella storia toscana la produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile, assicurata dalle centrali geotermiche toscane di Enel Green Power, ha oltrepassato la soglia del 26% attestandosi intorno al 26,5% (Su questo “record” pesa sicuramente il calo della domanda elettrica del 2012, ndr) in quanto a capacità di soddisfare il fabbisogno energetico regionale su un totale di consumi pari a circa 19.964 GWh».

L’energia elettrica prodotta in Toscana corrisponde al consumo medio di oltre 2 milioni di famiglie e consente di utilizzare il vapore a fini termici: in Toscana ci sono già 5 Comuni teleriscaldati grazie al calore geotermico (Pomarance, Castelnuovo Val di Cecina, Monterotondo Marittimo, Santa Fiora e Monteverdi Marittimo e altri impianti sono in costruzione come quello di Montieri) oltre a 250 mila metri quadrati di serre, caseifici e salumifici che utilizzano il vapore geotermico per l’attività industriale.

La Toscana, però, non intende fermarsi a questi numeri: come ha spiegato nei giorni scorsi il presidente della Regione, Enrico Rossi, il nuovo piano energetico regionale che sarà varato a breve valorizzerà molto la risorsa geotermica, così da permettere il raggiungimento di incrementare del 10% l’utilizzo di fonti rinnovabili entro il 2020. Nel nuovo piano si prevede che questo incremento dovrà essere prodotto per il 55% dalla geotermia a media entalpia.

«Un risultato che – ha sottolineato Rossi – potrà essere ottenuto con impianti di piccole dimensioni meno invasivi per i territorio. L’uso della geotermia per la produzione energetica non può prescindere dal porsi obiettivi di carattere occupazionale e di sostegno alle attività economiche e industriali, combinando insieme ambiente, sviluppo e salvaguardia del paesaggio».