Home Cosvig Ecobonus verso l’approvazione: dal 2014 gli ecoincentivi saranno stabilizzati

Ecobonus verso l’approvazione: dal 2014 gli ecoincentivi saranno stabilizzati

596
0
CONDIVIDI
A Montecitorio salvo sorprese sarà convertito in legge il decreto 4 giugno 2013, n. 63, recante disposizioni urgenti per il recepimento della Direttiva 2010/31/UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 19 maggio 2010, sulla prestazione energetica nell’edilizia per la definizione delle procedure d’infrazione avviate dalla Commissione europea, nonché altre disposizioni in materia di coesione sociale.

Fonte: greenreport.it

Autore:

Tra gli ambiti di applicazione: adeguamento antisismico, efficienza idrica ed energetica, arsenico e amianto
Mentre è in corso in aula alla Camera l’esame e la votazione sul cosiddetto decreto “Ecobonus” un altro tassello positivo si aggiunge all’impianto della norma. In base ad un emendamento al decreto di Stefano Allasia (Lega) e sottoscritto da Ermete Realacci (Pd),  gli ecoincentivi previsti dal decreto dovranno essere stabilizzati dal 2014. L’emendamento è stato approvato all’unanimità dall’Aula di Montecitorio con il parere favorevole di governo e commissione.
A Montecitorio quindi salvo sorprese sarà convertito in legge il decreto 4 giugno 2013, n. 63, recante disposizioni urgenti per il recepimento della Direttiva 2010/31/UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 19 maggio 2010, sulla prestazione energetica nell’edilizia per la definizione delle procedure d’infrazione avviate dalla Commissione europea, nonché altre disposizioni in materia di coesione sociale.
In questo contesto l’emendamento proposto da Realacci nei giorni scorsi, cioè l’estensione della detrazione d’imposta del 65% ai lavori preventivi di adeguamento sismico è stato accolto. Da qui alla fine dell’anno, nelle zone sismiche 1 e 2, chi ristruttura la casa o il capannone industriale con criteri antisismici preventivi (e quindi non applicabile agli interventi ricostruttivi ex post) godrà di un bonus fiscale del 65%. Positivi i commenti specialmente degli  ambientalisti che da sempre spingono affinché in Italia si investa sulla prevenzione.
«Un provvedimento lungimirante e di civiltà – ha sottolineato il presidente nazionale di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza- Una scelta di grande importanza di cui va dato merito al Presidente della Commissione Ambiente della Camera Realacci, che in questi mesi si è sempre battuto per la messa in sicurezza del territorio, del patrimonio edilizio italiano e per la sua riqualificazione energetica. Puntare sulla prevenzione significa rilanciare e riqualificare l’edilizia e creare occupazione contribuendo a far uscire l’Italia dal periodo di forte crisi che sta vivendo. Al Governo Letta e al Parlamento chiediamo ora l’impegno di stabilizzare finalmente gli incentivi, per dare un segnale chiaro al settore delle costruzioni e al Paese favorendo così una crescita basata sulla qualità e la green economy».
Sulla stessa linea il commento di Silvia Fregolent, deputato Pd, membro dell’Esecutivo nazionale degli Ecologisti Democratici e relatore in Commissione Finanze della Camera del cosiddetto “Dl Energia”: «Il nostro prossimo obiettivo è una legge che stabilizzi gli incentivi per l’efficienza energetica degli edifici. Chiediamo al ministro dello Sviluppo Economico Flavio Zanonato di raccogliere questa richiesta. Nel corso dell’esame del testo –  ha continuato la parlamentare – siamo riusciti ad inserire norme significative, come ad esempio l’estensione degli ecobonus alla prevenzione antisismica degli edifici e un ampliamento degli interventi previsti che riguarderanno anche l’efficientamento idrico e la sostituzione delle coperture di amianto. Tutto questo evitando di utilizzare come copertura economica l’innalzamento della tassazione dei libri scolastici e dei relativi supporti multimediali».
Sul fronte del governo il Sottosegretario alle Infrastrutture e Trasporti Erasmo D’Angelis ha ribadito che si tratta «di una vera rivoluzione per l’Italia che crolla troppo facilmente e che per decenni ha rimosso la prevenzione e pianto morti e feriti e danni ingenti. È urgente lanciare un vero piano nazionale di sicurezza antisismica per salvare beni e vite umane oggi pericolosamente a rischio nel 75% dell’Italia che la protezione civile certifica a medio-elevato rischio. È una scelta che affianca i 300 milioni di euro recuperati dal ministero delle Infrastrutture e già destinati alla messa in sicurezza dell’edilizia scolastica. È anche il modo per ridare ossigeno al settore dell’edilizia in crisi».
L’emendamento approvato oggi specifica gli ambiti di applicazione della futura stabilizzazione delle detrazioni: adeguamento antisismico e la messa in sicurezza degli edifici esistenti, l’incremento dell’efficienza idrica e del rendimento energetico degli stessi, l’installazione di impianti di depurazione delle acque da contaminazione di arsenico, la sostituzione delle coperture di amianto negli edifici.