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Efficienza e sostenibilità della geotermia

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Mitigazione degli impatti ambientali e ricerca dell’efficienza caratterizzano lo sfruttamento delle risorse geotermiche da parte del Gruppo Enel, leader internazionale nel settore, sempre più impegnato nello sviluppo di nuove tecnologie

Fonte: ENEL.com

Autore: ENEL.com

L’Italia è il maggior produttore in Europa di elettricità da fonte geotermica. Un primato che ha radici lontane (proprio in Italia, nel 1904, è stata “inventata” l’energia geotermoelettrica) e che è stato confermato nel tempo non solo dal ruolo assolto a livello mondiale, ma anche dall’eccellenza acquisita nel campo dell’innovazione per lo sfruttamento sostenibile delle risorse.

Le attività di  ricerca condotte dal Gruppo Enel sono state in effetti fondamentali per ridurre i pur modesti impatti ambientali della generazione geotermica e per ottimizzarne gli usi.

La ricerca dell’efficienza viene perseguita anche quando le caratteristiche termodinamiche dei fluidi non sono compatibili con le tradizionali tecnologie di produzione elettrica. In questi casi, infatti, grazie alle nuove tecnologie è oggi possibile utilizzare quegli stessi fluidi  perprodurre energia in modo indiretto, ricorrendo cioè a particolari cicli binari, come, Enel ha già fatto in Nevada (Usa) e sta sperimentando in Italia.

Oppure si possono utilizzare i fluidi geotermici per  usi non elettrici, quali la fornitura di calore per il riscaldamento o per processi produttivi: una tecnologia già largamente utilizzata in alcuni Paesi e che sta velocemente diffondendosi anche in Europa.

Per uno sfruttamento adeguato della risorsa geotermica si utilizza la tecnica della reiniezione nel sottosuolo dei fluidi endogeni estratti: acqua, vapore, condense eccetera. La producibilità dei campi geotermici è infatti sostenuta in  maniera determinante da questa pratica che consente di mantenere in equilibrio il bacino idrotermale sotterraneo. Del resto si tratta di una pratica che, evitando lo smaltimento dei fluidi in superficie, riduce l’impatto complessivo sull’ambiente, e inoltre, essendo effettuata a grandi profondità, non fa correre alcun rischio  alle falde acquifere superficiali, che sono sempre isolate dagli acquiferi geotermici e dai pozzi di estrazione e reiniezione.