Home Cosvig Rinnovabili, Fiper: bene Antitrust su revisione sistema incentivante

Rinnovabili, Fiper: bene Antitrust su revisione sistema incentivante

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Fiper aveva denunciato all’Autorità il 31 ottobre 2012 la distorsione sul mercato di approvvigionamento delle biomasse legnose del prezzo del cippato derivante dal riconoscimento del coefficiente k=1,8 sui certificati verdi riconosciuti agli impianti di sola produzione di energia elettrica rispetto agli impianti di teleriscaldamento anch’essi utilizzanti biomassa ma senza incentivazioni

Fonte: Adnkronos

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"Apprendiamo con piacere che finalmente la nostra segnalazione abbia spinto il Garante del mercato ad intervenire per cercare di risolvere una situazione anomala come quella che si è venuta a creare". Così Walter Righini, presidente della Federazione italiana dei produttori di energia da fonte rinnovabile, sulla richiesta dell’Antitrust che in una segnalazione inviata il 10 giugno a Parlamento, Presidente del Consiglio e ministero dello Sviluppo Economico, chiede di rivedere il regime di incentivazione della generazione elettrica tramite biomasse e biogas. "L’attuale sistema incentivante, oltre a ‘dopare’ di fatto il mercato di approvigionamento del cippato – aggiunge Righini – finisce per premiare impianti che non sono efficienti da un punto di vista energetico dal momento che, producendo solo elettricità, dissipano tutto il calore comunque prodotto. Ci auguriamo che in tempi brevi vengano adottate le risoluzioni del caso da parte del Ministero competente". Fiper aveva denunciato all’Autorità il 31 ottobre 2012 la distorsione sul mercato di approvvigionamento delle biomasse legnose del prezzo del cippato derivante dal riconoscimento del coefficiente k=1,8 sui certificati verdi riconosciuti agli impianti di sola produzione di energia elettrica rispetto agli impianti di teleriscaldamento anch’essi utilizzanti biomassa ma senza incentivazioni. Il Garante sostiene che nei mercati locali di approvvigionamento delle biomasse la concorrenza tra gli impianti "per acquistare gli input necessari è distorta quando solo alcuni di essi accedono ad incentivi mentre altri no, in quanto" i primi "possono offrire – proprio grazie agli incentivi – prezzi per l’acquisto" della biomassa " artificialmente più alti di quelli offerti dagli impianti non incentivati, imponendo a questi ultimi di sostenere una spesa più elevata per il proprio approvvigionamento”. ”Tale maggiore spesa potrà avere ulteriori conseguenze distorsive, traducendosi in uno svantaggio nella concorrenza a valle o – soprattutto nel caso di impianti cogenerativi asserviti ad una rete di teleriscaldamento – in prezzi più elevati per i consumatori", conclude.