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Si chiude a Pisa l’EGC 2013

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Terminano oggi i lavori dell’’EGC 2013, il Congresso Europeo della Geotermia organizzato dall’European Geothermal Energy Council di Bruxelles con la collaborazione dell’European Regional Branch, l’International Geothermal Association, il sostegno dell’Unione Geotermica Italiana e di Enel Green Power, in qualità di main sponsor. CoSviG tra i media partner

Fonte: GeotermiaNews

Autore: Redazione

Pisa si è trasformata per quattro giorni nella capitale europea della geotermia con i lavori del quadriennale congresso della Geotermia che si è aperto il 4 giugno e che si è chiuso oggi con la visita dei circa 450 partecipanti al polo geotermico di Larderello.
Il Congresso Europeo della Geotermia, è stato organizzato dall’European Geothermal Energy Council di Bruxelles con la collaborazione dell’European Regional Branch, l’International Geothermal Association, il sostegno dell’Unione Geotermica Italiana e di Enel Green Power, in qualità di main sponsor. CoSviG, era tra i media partner della manifestazione.
«La geotermia –ha detto il Sindaco di Pisa, Marco Filippeschi, all’avvio dell’evento– con il polo di Larderello collegato alla capacità d’innovazione di una città come Pisa dove, non a caso, Enel ha collocato uno dei centri di ricerca più importanti a livello nazionale, è uno dei volani su cui puntare per promuovere sviluppo sostenibile e creare occupazione per i giovani. Pisa e il suo territorio possono essere un esempio anche in tal senso e di questo ho parlato anche nella lettera che ho inviato recentemente al Ministro dell’Ambiente Orlando».
Per tre giorni, dal 4 al 6 giugno, si sono succedute sessioni di lavoro dedicate allo sviluppo geotermico in Europa e in Italia, sulla situazione del mercato elettrico e geotermico europeo, sulle innovazioni tecnologiche e sulle performance impiantistiche.
Due presentazioni all’interno della sessione "Resource assessment" del 5 giugno hanno riguardato il progetto GeoDh, per la promozione dei teleriscaldamenti geotermici in 14 paesi europei, progetto di cui CoSviG è partner italiano. 
La prima presentazione, realizzata dal capofila EGEC, di carattere generale, aveva il compito di  illustrare le attività previste dal progetto; nella seconda presentazione, Annamaria Nador, del MFGI (Istituto Ungherese di Geologia e Geofisica) ha presentato il lavoro svolto per creare una mappa online (in via di pubblicazione), che metterà in relazione il potenziale geotermico per il teleriscaldamento con la domanda di calore a livello europeo.
«La Toscana –ha detto l’Assessore regionale all’ambiente ed energia Annarita Bramerini intervenuta all’inaugurazione– è la regione geotermica per eccellenza. L’obiettivo è di sviluppare, a fianco della produzione tradizionale, una nuova filiera legata all’utilizzo del calore e alla media e bassa entalpia. Il burden sharing ci impone entro il 2020 di incrementare le rinnovabili da elettrico e termico del 16% rispetto alla produzione rinnovabile 2010. Un traguardo ambizioso e un’opportunità per creare una filiera che attivi un network tra imprese, mondo dell’innovazione tecnologica, ricerca, Università e Istituzioni. L’energia rappresenta per la nostra regione e per il mondo delle aziende una grande occasione di sviluppo che dobbiamo cogliere».
La necessità di promuovere ricerca e di sviluppare la filiera della geotermia come fonte di energia alternativa è stata sottolineata anche dal presidente della provincia di Pisa, Andrea Pieroni, che ha affermato che «E’ proprio nei momenti di particolare crisi economica ed occupazionale, quale quello che stiamo vivendo, che è fondamentale investire risorse nella ricerca e nella formazione».
Pieroni ha inoltre ricordato che «Nella nostra regione, la produzione di energia geotermica copre il 25% del fabbisogno regionale e circa l’1,5% di quello nazionale ma la capacità geotermica mondiale è ancora sottoutilizzata. In un’epoca in cui abbiamo bisogno di più energia, di ridurre le emissioni di anidride carbonica, di implementare le energie rinnovabili, e di risollevare l’economia del nostro Paese, l’energia geotermica ci offre quindi un’opportunità che non possiamo permetterci di ignorare».
E l’opportunità richiamata dal presidente della provincia sta anche nella leva economica che lo sviluppo della geotermia potrebbe attivare: «gli investimenti nel settore –ha detto Pieroni- consentirebbero importanti ricadute sull’economia nazionale e dunque sul lavoro, ma è necessario ridurre l’incertezza dell’attuale quadro di riferimento autorizzativo e di VIA per i tempi di rilascio, sia per l’individuazione di condizioni che assicurano un certo grado di certezza dell’effettivo rilascio».
Il Congresso ha ospitato anche la conferenza finale del progetto GEOLEC, di cui è partner il Consiglio Nazionale delle Ricerche, Istituto di Geoscienze e Georisorse (CNR-IGG), che ha l’obiettivo di accrescere la consapevolezza e convincere i decisori del potenziale di energia geotermica in Europa, e migliorare la percezione della geotermia tra i decisori politici.
Tra le azioni che il progetto si prefigge, vi è anche quella di stimolare le banche e gli investitori nel finanziamento di impianti geotermici e attrarre investitori potenziali, come le società di petrolio e gas, e le utility elettriche ad investire in energia geotermica. GEOELEC si tradurrà in un piano d’azione verso una maggiore produzione di energia elettrica geotermica in Europa, con l’obiettivo di raddoppiare la capacità di potenza geotermica installata in Europa entro il 2020.