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Conto Termico- Il calendario.

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Due mesi di tempo dalla fine dei lavori – L’istanza va siglata da un tecnico

Fonte: Il Sole 24 Ore

Autore: Silvio Rezzonico Maria Chiara Voci

 

Le domande di contributo devono passare attraverso il Portaltermico, la piattaforma predisposta dal Gse. I contributi possono essere erogati per lavori in corso, con richiesta entro due mesi dalla chiusura del cantiere, o per lavori già completati, purché conclusi dopo il 3 gennaio 2013 (la domanda in questo caso deve arrivare entro 60 giorni da oggi, cioè entro il 2 agosto).
Per i privati, l’unica strada per ottenere l’incentivo è l’accesso diretto. Per la Pa è possibile invece anche la prenotazione del contributo prima dell’avvio dell’intervento, che dovrà partire entro 60 giorni dal placet del Gse e concludersi nei 12 mesi successivi.
Accesso diretto
Il soggetto responsabile presenta la domanda tramite la compilazione di una scheda scaricabile dal Portaltermico. La documentazione deve essere corredata dalla data di conclusione dei lavori e da un’asseverazione che descriva l’intervento realizzato (redatta e sottoscritta in originale da un tecnico abilitato alla progettazione di edifici e impianti). Nel caso di un multi-intervento, che comprende più azioni, bisogna aspettare la fine dell’ultimo lavoro.
La prenotazione
Questa modalità è riservata alla Pa, con l’invio di una scheda-domanda a preventivo. La richiesta può essere avviata nel momento in cui è definito il contratto di rendimento energetico con la Esco (da allegare) o con la centrale di committenza Consip o altra centrale acquisti regionale. Nel modulo deve essere indicato l’impegno a eseguire le opere entro le scadenze fissate dal contratto. I fondi saranno erogati al termine dei lavori, ma il Gse deve impegnare le somme dovute fin dal momento in cui riceve la dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà.
All’accesso diretto è riservato il 50% della quota messa a disposizione dal conto termico per la Pa, cioè 100 milioni.
L’iscrizione nei registri
Nel caso di sostituzione degli impianti termici, se l’apparato è dotato di pompa di calore o generatori di calore alimentati a biomasse, con potenza termica nominale complessiva superiore a 500 kw e fino a 1 Mw, il decreto prevede l’iscrizione in registri informatici ad hoc. Per questi interventi, è previsto un contingente di spesa fino a sette milioni per le amministrazioni pubbliche e fino a 23 milioni per i privati (sui 700 complessivi).
Per questi impianti, è attivato un vero e proprio bando da parte del Gse (pubblicato il 3 maggio): raccolte tutte le domande, che dovranno arrivare entro il 1° agosto, sarà stilata una graduatoria degli interventi nei 60 giorni successivi alla chiusura dei termini. Gli impianti inclusi nelle graduatorie saranno coperti da un sostegno e dovranno entrare in esercizio entro 12 mesi dalla data di comunicazione dell’esito positivo della procedura. In caso contrario, saranno applicate una serie di sanzioni.