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Apre il registro del conto termico

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Incentivi. Con il primo step 7 milioni alla Pa e 23 ai privati per sistemi con pompa di calore o a biomasse fra 500 kW e 1 MW

Da oggi si possono inoltrare in via telematica le prime richieste di contributo

Fonte: Il Sole 24 Ore

Autore: Silvio Rezzonico Maria Chiara Voci

 

Il conto alla rovescia è terminato. Da questa mattina, alle 9, apre la possibilità di iscrizione ai registri del conto termico, un passaggio necessario per gli interventi di sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti con sistemi dotati di pompa di calore o di generatori di calore alimentati a biomasse, con potenza termica nominale complessiva superiore a 500 kW e fino a 1 MW.
È un primo step sulla strada dell’attuazione dell’intera misura, che discende dal decreto dei ministeri dello Sviluppo economico e dell’Ambiente del 28 dicembre 2012, pubblicato sulla «Gazzetta ufficiale» del 2 gennaio 2013. L’intero conto termico, gestito dal Gse, mette infatti a disposizione un tesoro di 900 milioni annui (700 per i privati e il resto riservato alla Pa) per il sostegno economico dei piccoli interventi di miglioramento energetico degli immobili.
Per quanto riguarda le opere che devono passare attraverso l’iscrizione al registro, le risorse a disposizione sono di 7 milioni per la Pa e 23 per i privati: le domande dovranno essere trasmesse sul Portaltermico per via telematica e saranno aperte fino alle 21 del 1° agosto 2013.
Nelle prossime settimane, poi, per gli altri interventi, il Gse renderà disponibile l’applicazione informatica anche per la trasmissione delle richieste di prenotazione (riservate alla Pa) e per l’accesso diretto agli incentivi (Pa e privati). Ma vediamo come funziona l’intera misura, al di là del primo passo operativo.
Che cosa è incentivato
Gli interventi ammessi al contributo sono di due categorie. La prima, riservata all’uso della pubblica amministrazione, comprende azioni per incrementare l’efficienza energetica di edifici esistenti, come l’isolamento e la schermatura solare, la sostituzione di infissi o di vecchi impianti per la climatizzazione invernale con generatori a condensazione. La seconda categoria, aperta ai privati, guarda ai piccoli interventi di sostituzione di impianti obsoleti, sia per il riscaldamento, sia per la produzione di acqua calda sanitaria, con nuovi apparati alimentati da fonti rinnovabili o tramite sistemi ad alta efficienza.
Chi può fare domanda
Il sostegno è aperto sia alle amministrazioni pubbliche sia ai privati (persone fisiche, condomini o soggetti titolari di reddito d’impresa o agrario). Il decreto prevede che a inoltrare domanda e a stipulare il contratto con il Gse sia il soggetto responsabile, cioè colui che ha sostenuto le spese per l’efficientamento. Nel caso in cui i lavori siano stati eseguiti con il supporto di una Esco (Energy service company), è quest’ultima il soggetto responsabile.
L’ammontare degli incentivi
La somma annua a disposizione per il sostegno del conto termico è di 900 milioni. Di questi, 200 milioni sono destinati a coprire gli interventi di categoria 1 (Pa) mentre 700 milioni andranno a incentivare le azioni comprese nella categoria 2 (privati). Il rimborso sarà corrisposto fino all’esaurimento dei fondi. Nel caso della Pa, la copertura massima è fino al 40% delle spese sostenute, compresa diagnosi e certificazione energetica. L’incidenza del rimborso per i lavori effettuati da privati dipende dalla taglia del generatore installato, dall’efficienza in rapporto alla zona climatica in cui è inserito e da altri coefficienti.
Le differenze con il passato
A differenza di altri meccanismi, come la detrazione sull’imposta lorda del 50% e del 55% per chi ristruttura una casa esistente o per chi fa efficienza, il conto termico funziona in modo opposto. Non è infatti un recupero a posteriori, ma prevede un rimborso su conto corrente, da parte del Gse, di una parte delle spese sostenute, suddivisa in rate annuali costanti, da un minimo di due anni, fino a un massimo di cinque anni, a seconda del tipo di intervento.
Il meccanismo ricalca, in parte, quello del conto energia usato per il solare fotovoltaico, anche perché tende a premiare le soluzioni realmente produttive ed efficaci.
Cumulabilità
L’aiuto può essere assegnato solo a chi non accede ad altre forme di sostegno statale (salvo fondi di garanzia, fondi di rotazione o contributi in conto interesse). Per gli edifici a uso pubblico, però, il conto termico è cumulabile con incentivi in conto capitale.
Il percorso
I LAVORI AGEVOLATI
L’accesso all’incentivo è previsto per due categorie di interventi, purché conclusi dopo il 3 gennaio 2013
CATEGORIA 1
Riservati alla sola Pa per immobili esistenti e di proprietà – Interventi di incremento dell’efficienza energetica
(articolo 4, comma 1 del decreto)
– isolamento termico di superfici opache delimitanti il volume climatizzato (ad esempio, cappotti termici);
– sostituzione di chiusure trasparenti comprensive di infissi delimitanti il volume climatizzato (ad esempio, finestre);
– sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti di climatizzazione invernale,
che usano generatori di calore a condensazione;
– installazione di sistemi di schermatura e/o ombreggiamento di chiusure trasparenti, con esposizione da Est-Sud-Est a Ovest, fissi o mobili, non trasportabili
CATEGORIA 2
Per la Pa e i privati, interventi di piccole dimensioni di produzione di energia termica da fonti rinnovabili e sistemi ad alta efficienza (articolo 4, comma 2 del decreto)
– sostituzione ex novo di impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti di climatizzazione invernale dotati di pompe di calore, elettriche o a gas, utilizzanti energia aerotermica, geotermica o idrotermica;
– sostituzione ex novo di impianti di climatizzazione invernale o di riscaldamento delle serre esistenti e dei fabbricati rurali esistenti con impianti di climatizzazione invernale dotati di generatore di calore alimentato da biomassa;
– installazione di collettori solari termici, anche abbinati a sistemi di solar cooling;
– sostituzione ex novo di scaldacqua elettrici con scaldaacqua a pompa di calore
LA PROCEDURA
L’iter di accesso diretto al conto termico, che aprirà nelle prossime settimane
CARICAMENTO DATI
Il soggetto responsabile inserisce sul portale tutti i dati relativi al sistema edificio-impianto e alle caratteristiche degli interventi.
Il portale assegna automaticamente un codice-richiesta numerico che identifica univocamente la richiesta d’incentivo.
Il soggetto responsabile deve poi caricare sul portale alcuni documenti, tra cui:
– la documentazione specifica minima per ogni intervento, individuata dal Gse
– fatture e bonifici per gli interventi realizzati (o eventuale copia di contratto con una Esco)
– copia del documento di identità
INVIO DOMANDA
Il portale rende disponibile la richiesta di concessione degli incentivi precompilata e comprensiva delle condizioni contrattuali generali e della tabella che riporta l’importo indicativo degli incentivi, che il soggetto è tenuto a stampare, firmare e caricare sul portale con un proprio documento d’identità
EROGAZIONE BONUS
Il Gse effettua l’istruttoria tecnico-amministrativa e, entro 60 giorni, se ci sono i requisiti, invia al responsabile la lettera di avvio dell’incentivo. A questo punto, il responsabile deve accettare sul portale la scheda-contratto