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Geotermia: Montieri low cost

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«Così ripopoliamo il paese». Nuove tecnologie e infissi all’avanguardia: presto anche i poderi e le frazioni saranno scaldati così. Il progetto sostenuto dai bandi europei. Soddisfatto il sindaco, che annuncia nuovi lavori

Fonte: Il Tirreno, Cronaca di Grosseto

Autore: Alfredo Faetti

Chilometri di tubature che corrono sotto terra, nuove tecnologie negli infissi e nelle pareti ed edifici con un nuovo look alle facciate. Montieri si è trasformato in un paese low cost, dove l’energia costa meno e il riscaldamento rimane chiuso dentro casa. Merito della geotermia e di un bando europeo che l’amministrazione ha vinto (unica in Italia) nel 2009, accedendo a dei contributi che le permettono di coprire parte dei costi per i cittadini che vogliono partecipare al progetto. «È un modo anche per riuscire a ripopolare il paese» spiega il sindaco Marcello Giuntini, visto che l’innovazione adesso si allarga anche alle frazioni e ai poderi. Una vera e propria rivoluzione che si è fatta strada a suon di bandi rivolti ai privati. Il primo è quello del 2010, quando l’amministrazione ha messo a disposizione degli aiuti per il rifacimento degli edifici del centro storico (10 euro al metro quadrato più la disponibilità del suolo pubblico). «Un modo per provvedere alla riqualificazione urbana» spiega Giuntini, per cui sono arrivate in Comune circa 30 domande. Poco dopo è arrivato quello della geotermia, con la realizzazione di tubature sotto la strada, che ha permesso di intervenire contemporaneamente con tutti i sottoservizi: fogne, acquedotto, cavi e così via. Così si è formato un gruppo d’acquisto tra i cittadini pronti a comprare la caldaia e allacciarsi al nuovo sistema di riscaldamento, sempre con contributi pari al 40 percento. Un nuovo look, nel nome dell’efficienza. Arriviamo al dicembre scorso, quando la rivoluzione si fa strada con il bando per la riqualificazione energetica degli edifici. Un progetto portato avanti insieme al Politecnico di Torino grazie all’architetto Valentina Marino. In parole semplici funziona così: ci sono due centrali a Montieri, in cui confluisce il vapore sotto forma d’acqua a 130 gradi dei vari pozzi; qui viene abbassata a 90 gradi e distribuita, una volta terminate tutte le condutture, nelle case di chi ne ha fatto domanda (250 al momento). In parallelo, c’è la possibilità di accedere al progetto Geocom, con interventi all’interno degli edifici, a base di materiali specifici, come: l’isolamento dei sottosoffitti, delle pareti, dei pavimenti, la sostituzione degli infissi e l’utilizzo di termo-intonaco. Sistemi che permettono di non disperdere il calore. Un metodo che porta allo sfruttamento di risorse naturali e a un risparmio «del circa 30-40 percento annuo nella bolletta» spiega il sindaco. «E chi lo ha provato dice che scalda davvero» spiega sorridendo Marino. A questo va aggiunto che anche per questo bando l’amministrazione mette in campo dei contributi, fino a 40 euro al metroquadro in base agli edifici. È un traguardo davvero ambizioso e complesso questo raggiunto, costato in tutto oltre sette milioni di euro. Ciò che lo rende ancor più importante è la realtà dove si inserisce, quella di Montieri, dove gli abitanti nel paese capoluogo sono circa 400. Oggi però Geocom è pronto ad arrivare anche nelle frazioni e nei poderi. «In questo modo le persone potranno riscaldarsi senza più dover utilizzare legna, gpl o gasolio» spiega Giuntini.

Sul sito del Comune tutte le informazioni utili

Per tutti gli interessati, il bando Geothermal Communities (Geocom) è scaricabile dal sito del Comune di Montieri e ha un valore retroattivo fino al 2010, in modo da includere tutti coloro che già si era interessati. Le domande devono pervenire entro le 12 del 31 dicembre 2013, con tutta la documentazione richiesta. Possono presentarle tutti i cittadini del Comune, comprese frazioni e poderi. Gli interventi previsti all’interno del bando prevedono: la coibentazione del solaio confinante con il sottotetto, con un ambiente non riscaldato e del contro-terra; la coibentazione delle falde del tetto e delle pareti dall’interno, l’applicazione d’intonaco isolante, la sostituzione degli infissi e l’adozione di doppi vetri esterni.

 

Alfredo Faetti