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ClassMeteo parla di geotermia

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La geotermia è buona o cattiva? Era il titolo della rubrica Prometeo dell’11 aprile di ClassMeteo dedicato alla risorsa geotermica, con un bilancio finale del tutto spostato verso la bontà della risorsa senza negare gli aspetti che ancora devono essere migliorati.

Fonte: GeotermiaNews

Autore: Redazione

Nella rubrica Prometeo dell’11 aprile si è affrontato il tema della geotermia con un’intervista a Roberto Deambrogio, responsabile Area Italia ed Europa di Enel Green Power, che ha spiegato nel dettaglio cos’è la geotermia, le caratteristiche e gli usi della risorsa.
«In Toscana abbiamo uno dei migliori serbatoi di risorsa al mondo -ha spiegato Roberto Deambrogio– e grazie alle alte temperature presenti, con tecnica flash il vapore viene utilizzato direttamente in turbina per produrre energia elettrica. In Toscana sono 35 le centrali presenti in due aree, l’area tradizionale e quella dell’Amiata, per una potenza complessiva di 720 MW ed una produzione di circa 5 Twh/anno».
«Il ciclo binario –ha poi spiegato– si utilizza quando la temperatura della risorsa è più bassa e la percentuale dei gas contenuti nel fluido endogeno non è molto elevata: in quel caso l’acqua calda viene utilizzata per scaldare un altro fluido che va in turbina».
Oltre all’acqua e vapore ai fluidi caldi geotermici sono, infatti, di regola associati una serie di gas che non vengono rilasciati nell’atmosfera, ma trattenuti e reiniettati nel sottosuolo. Enel Green Power ha già oggi la possibilità di abbattere oltre il 90% (e nel prossimo futuro questa percentuale è destinata a crescere sino a raggiungere oltre il 95%), avendo messo a punto e brevettato un sistema chiamato AMIS (Abbattitore di Mercurio e Idrogeno Solforato, le due componenti principali da abbattere), che rappresenta una competenza di assoluto rilievo internazionale.
«La reiniezione avviene quasi totalmente, tuttavia permane una parte di gas cosiddetti incondensabili, che per loro natura non è possibile condensare e reiniettare che rappresentano comunque modeste emissioni». 
«La geotermia –aggiunto poi Deambrogio– è un’energia rinnovabile per eccellenza perché siamo in grado di reimmettere gran parte del fluido con programmi di reiniezione totale che ci permettono di mantenere la risorsa e di garantirne la rinnovabilità. Con la geotermia è poi è possibile produrre giorno e notte elettricità e questa caratteristica la rende incomparabile ad altre tipologie di risorse rinnovabili».
La giornalista di Prometeo è entrata poi nel merito dei presunti problemi alle falde acquifere e al loro possibile inquinamento.
A questa domanda il responsabile EGP ha risposto con due elementi: il primo riguardo alla definizione stessa del bacino geotermico e l’altro sulla base dei risultati dell’analisi condotte non solo da Enel ma anche dalle agenzie della Regione Toscana.
«L’acquifero geotermico -ha infatti spiegato  Deambrogio- deve essere per definizione impermeabile, perché, altrimenti, i fluidi si disperderebbero nell’ambiente circostante e noi non potremmo sfruttarli per la produzione di energia. Inoltre il serbatoio geotermico si trova a profondità di migliaia di metri, molto al di sotto quindi della profondità cui si trovano le falde acquifere».
«Infine -ha aggiunto Deambrogio- i dati ci dimostrano che la falda acquifera presente negli anni 60 è uguale a quella di oggi, una dimostrazione empirica che non dunque intaccata».
Riguardo al presunto inquinamento «la certezza che le attività geotermiche non abbiano impatto sulle acque potabili è fondamentale: noi stessi monitoriamo la situazione con molta attenzione e anche i dati rilevati dalle agenzie regionali dimostrano che i parametri sono rispettati».