Pisa è la prima città italiana che sperimenterà la ricarica veloce per i veicoli elettrici, che riguarderà inizialmente le attività Enel nelle diverse sedi dell’azienda presenti a Pisa e che sarà poi estesa a tutti i pisani, in location da definire con il Comune. «Abbiamo dimostrato con i fatti – ha detto il sindaco Filippeschi – di essere una città sensibile alle innovazioni e ai comportamenti virtuosi per l’ambiente.
In due anni e mezzo i pisani hanno percorso, in chilometri a emissioni zero, la stessa distanza che separa la
terra dalla luna. La nostra provincia è il primo territorio italiano per quota di investimenti in ricerca e sviluppo rispetto alla quota di pil. Qui sono in corso le azioni per l’energia rinnovabile da utilizzare per abbattere i consumi, ridurre l’inquinamento, diversificare le fonti energetiche. Come sta avvenendo per l’area dei Navicelli e della zona industriale, così come è avvenuto per la realizzazione del grande parco fotovoltaico Sol Maggiore. Uno dei compiti per chi vuoi essere città intelligente è utilizzare tutti gli strumenti innovativi a disposizione per la mobilità. Noi siamo tra questi». Il sistema di ricarica per veicoli elettrici a 43kW di potenza in corrente alternata debutterà a Pisa con autovetture di ultima generazione, come la nuova Renault Zoe, berlina compatta 100% elettrica che sarà la prima in grado di ricaricarsi in 30 minuti. Per ricaricare servirà una card personalizzata che consente il riconoscimento del cliente e permette di attivare e interrompere la ricarica. «Per noi – ha detto Livio Gallo, direttore Divisione Infrastrutture e Reti Enel – è un grande risultato sperimentare a Pisa l’ultima colonnina della famiglia di infrastrutture di ricarica Enel studiate per ogni tipo di esigenza. La ‘fast recharge 43 kW’ si aggiunge alle box station domestiche e alle 48 colonnine pubbliche installate e ricaricherà un’auto elettrica in mezz’ora partendo da zero. È un importante passo per lo sviluppo della mobilità elettrica, perché consente ai veicoli di uscire dalla città, affrontare un viaggio e abbandonare il ruolo di seconda macchina».
