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L’uso della geotermia negli edifici su Casa24 Plus del Sole 24 ore

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L’inserto settimanale del quotidiano Il Sole 24 ore dedica un focus sull’uso della geotermia per la climatizzazione degli edifici

Fonte: GeotermiaNews

Autore: Redazione

Casa 24 Plus, l’inserto settimanale del principale quotidiano economico italiano, questa settimana dedica un focus sulla convenienza dell’uso dell’energia geotermica nella climatizzazione degli edifici.

Nell’articolo di Michele Finizio del 24 gennaio, dal titolo “Se in casa c’è il geotermico, la bolletta cala del 70%” si evidenziano, infatti, i vantaggi economici di questi sistemi impiantistici che offrono la possibilità di riscaldare, raffrescare e fornire acqua calda alle abitazioni.

La geotermia, dopo decenni di stasi, sta conoscendo una stagione di rilancio nei nuovi sviluppi immobiliari, nonostante i costi d’investimento ancora elevati, costruttori e progettisti credono lo stesso in questa fonte rinnovabile, perché i vantaggi in bolletta sono elevati“ si legge nell’articolo in cui si evidenziano i motivi che ancora, però, non hanno permesso una diffusione concreta dell’uso di questa fonte di energia rinnovabile.

Rispetto alla sua naturale disponibilità in tutto il Paese e alle potenzialità di sfruttamento, –scrive Finizio- la geotermia ancora non è così diffusa in Italia: il conto energia e il bonus del 55% per l’efficienza energetica finora hanno incentivato soprattutto altri interventi, come il fotovoltaico e la sostituzione di infissi e caldaie; gli iter autorizzativi per trivellare non sono conosciuti né omogenei (a volte basta il silenzio-assenso, alcuni enti locali chiedono una tassa una tantum per lo sfruttamento dell’energia, in altri casi serve l’autorizzazione dell’ente per la gestione delle acque sotterranee). E la difficoltà di trovare installatori qualificati ha favorito il solare termico”.

La situazione in futuro potrebbe però cambiare con l’introduzione del Conto Termico che ha inserito un meccanismo incentivante specifico anche per il settore geotermico.

Rispetto al bonus del 55% (che resterà in vita, salvo sorprese, fino al 30 giugno per poi scalare al 36%) non offre una detrazione fiscale ma –tramite il Gestore dei servizi energetici (Gse)– elargisce direttamente sul conto corrente un contributo in rate annuali uguali per 2 o 5 anni, a seconda del tipo di intervento. Anche grazie a questa novità –sottolinea l’articolo- vivere in un edificio geotermico sarà sempre più frequente”.

Nell’articolo si dà poi conto del valore degli investimenti necessari. “Riscaldare una casa con la geotermia costa annualmente anche la metà rispetto a usare una caldaia a metano e l’integrazione con altre fonti rinnovabili (fotovoltaico o solare termico) può aiutare ad alimentare o integrare le pompe di calore: in questo caso i risparmi in bolletta arrivano fino al 70%, senza contare la riduzione dei gas inquinanti in atmosfera“.

E riporta l’esempio di Asti dove “nel 2010 sono stati installati due impianti geotermici a servizio di due palazzine in classe energetica A+ da 17 appartamenti ciascuna, con potenza termica di circa 140 KW totali e integrati con un impianto fotovoltaico e un sistema di recupero dell’acqua tramite serbatoio collocato nel sottotetto: il rientro dell’investimento è stato stimato in 5 anni, con un risparmio di 81 tonnellate di CO2 in atmosfera l’anno“.

Il focus di casa Plus riporta in dettaglio alcuni esempi delle centinaia di residenze che usano la geotermia oggi in Italia e analizza i loro risparmi in bolletta.

Fra questi si cita anche il caso di Follonica, in provincia di Grosseto, e più in dettaglio di un condominio PEEP (Piano di Edilizia Popolare) di venti appartamenti da 85 metri quadrati, in cui si è utilizzata la geotermia a bassa entalpia (ovvero le pompe di calore geotermiche), per il riscaldamento invernale e il raffrescamento estivo.

Il progetto è stato messo a punto dallo studio Ecogeo di Siena e dalla cooperativa edile l’Avvenire di Follonica ed utilizza il calore naturale della terra tramite centrali termiche che traggono il calore da sonde (del diametro massimo di 15 cm) inserite in pozzi profondi un centinaio di metri. Il calore viene quindi spinto nelle serpentine collocate sotto il pavimento per riscaldare l’ambiente. Lo stesso sistema, in estate, è utilizzato per raffreddare la temperatura di ogni stanza. Accanto a questo impianto, nelle palazzine sono stati installati anche i pannelli fotovoltaici che coprono il consumo energetico della pompa di calore geotermica.

Il risultato è un ottimo livello di comfort ed un significativo risparmio in bolletta.

Come spiega Giacomo Biserni dello studio Ecogeo nell’inserto Casa 24 Plus:

«In due anni il condominio ha ottenuto ricavi per 21mila euro: in parte queste risorse sono servite per far funzionare il locale geotermico, in parte ciascuna famiglia ha guadagnato circa 1.200 Euro all’anno».