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Svolta green nell’Ovest: 17 comuni tagliano la co2

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Disegno città teleriscaldata
Rovato, Palazzolo e Torbole capofila del “Patto dei Sindaci” voluto dalla UE.
Cogeme progetterà interventi di geotermia. A disposizione 250 mila euro, finanziati al 70 per cento da Fondazione Cariplo

Fonte: Corriere della Sera Brescia

Autore: [Esplora il significato del termine: Matteo Trebeschi] Matteo Trebeschi

Fotografare i consumi energetici, calcolare il numero di emissioni di CO2, aumentare il ricorso alle fonti rinnovabili e informare i cittadini dei vantaggi delle scelte green. Sono questi gli impegni dei comuni – ottanta nel bresciano – che sottoscrivono il «Patto dei sindaci», un’iniziativa lanciata dalla Commissione europea per coinvolgere attivamente le città nel percorso verso la sostenibilità energetica e ambientale. Nell’ovest bresciano, a coordinare i diversi comuni che hanno aderito al “Patto”, ci pensa la Fondazione Cogeme.

Questo ente, che ha vinto un bando finanziato per il 70% dalla Fondazione Cariplo, diventa il partner tecnico di “Energie in rete”. Si tratta di un progetto che mette insieme 17 comuni per 130 mila abitanti, divisi in tre gruppi con capofila Rovato, Palazzolo e Torbole Casaglia. «L’obiettivo è agganciare il “Patto dei Sindaci” a progetti già attivi su scala territoriale, da sviluppare in una logica sovracomunale», spiega Simone Mazzata, segretario della Fondazione Cogeme. Una delle idee è «lo sfruttamento della geotermia di profondità per creare un teleriscaldamento sostenibile in Franciacorta». Un progetto ambizioso che si inserisce in una logica di attenzione all’ambiente fatta anche di piccole, ma decisive azioni. Come la sostituzione di vecchie caldaie per ridurre il numero delle emissioni, ma anche la creazione di piste ciclabili per migliorare la viabilità. Con l’adesione al “Patto dei Sindaci” i comuni devono infatti predisporre un “Piano di Azione per l’Energia Sostenibile” (PAES), che risponda agli obiettivi europei del 2020: meno anidride carbonica e un maggior ricorso alle fonti pulite.

Oltre a un regolamento edilizio legato al risparmio energetico, il “Piano di Azione” prevede la progettazione di microiniziative locali, il rafforzamento di competenze dei tecnici comunali e un’opera di sensibilizzazione tra la gente. Il progetto “Energie in rete” ha un costo complessivo di 247 mila euro. Il comune e la Fondazione Cogeme coprono le spese vive e quelle del personale (80 mila euro), al resto ci pensa la Fondazione Cariplo. «Non finanziamo attività dirette, ma progettuali», spiega Sergio Silvotti, commissario della fondazione bancaria. «Nel 2010 abbiamo messo a disposizione 3,3 miliardi e questa nostra scelta ha prodotti investimenti dei privati per 10 miliardi».