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Tra geotermia e salute c’è la Nuova Zelanda

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A confronto le popolazioni dell’Alta Valdicecina con il distretto di Rotorua Cipiriani dell’Agenzia regionale sanitaria: «Primi risultati rassicuranti»

Fonte: Il Tirreno.it

Autore: Nicolò Colombini

POMARANCE. Quasi 20mila chilometri di distanza, ma un interesse comune: è così che le Province di Pisa, Siena e Grosseto e il distretto di Rotorua, nella zona settentrionale della Nuova Zelanda hanno incrociato studi ed esperienze. Il collegamento nasce dal fatto che le due zone rappresentano gli unici casi al mondo di popolazione esposta a emissioni geotermiche: una circostanza che merita approfondimenti e studi a livello sanitario e clinico, che ha dato lo spunto a Francesco Cipriani, direttore dell’Agenzia regionale di sanità, per iniziare un percorso comune con i colleghi dell’altra parte del mondo.

«Quello che ci interessa – spiega Cipriani – è capire se e come l’attività geotermica influisca sull’insorgere di varie patologie nelle popolazioni residenti. In questo senso la collaborazione con Michael Bates e Bruce Reed, rispettivamente epidemiologo e neurologo presso la University of California, può aiutarci ad avere risultati più precisi e attendibili. L’acido solfidrico, in particolare, è la sostanza presente in queste zone di cui dobbiamo valutare la pericolosità. Siamo ancora in una fase iniziale, ma le prime occorrenze ci stanno già dando risultati rassicuranti».

Nei giorni scorsi a Firenze si è tenuto un seminario, denominato “Geotermia e salute, l’esperienza neozelandese e toscana”, in cui sono state esposte le prime conclusioni di questo percorso. Solo nel corso del prossimo anno il professor Bates concluderà definitivamente l’osservazione, ma intanto per la zona toscana si può parlare di allarme rientrato.

«I nostri studi proseguiranno – conclude Cipriani – coinvolgendo sempre più la popolazione in questione. Per ora possiamo dire che la maggiore incidenza di patologie registrata negli anni passati è rientrata nella norma, e che in particolare nell’area pisana (Monteverdi, Pomarance e Castelnuovo), che curiosamente è quella con maggiore attività geotermica, i rischi per la salute sembrano addirittura azzerarsi. Come detto continueremo il monitoraggio e lo studio in maniera indipendente, ma a intervalli regolari sottoporremo i nostri lavori ai colleghi californiani, che in un certo senso fungeranno da consulenti esterni».

Per chiunque volesse avere maggiori informazioni sugli studi, è possibile contattare l’Agenzia regionale di sanità attraverso il sito internet, www.ars.toscana.it, oppure con i relativi collegamenti sui vari social network.