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Da GeotermiaSì un appello ai parlamentari eletti nelle province di Grosseto, Pisa e Siena

«Sia raggiunta da parte del Governo la consapevolezza dell’importanza di una risorsa quale quella geotermica»

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«Sia raggiunta da parte del Governo la consapevolezza dell’importanza di una risorsa quale quella geotermica»


Il coordinamento di GeotermiaSì, movimento di cittadini che conta oltre 5mila simpatizzanti, ha lanciato un appello ai neo parlamentari eletti nelle province di Grosseto, Pisa e Siena, dove ad oggi si concentra l’intera produzione geotermoelettrica nazionale.

L’esigenza è quella «di esporre al nuovo esecutivo, attraverso i rappresentanti che abbiamo eletto, le ormai annose problematiche che coinvolgono lo sviluppo dell’energia geotermica nel nostro Paese», partendo dall’assunto che «tutto è infatti ancora fermo dal 2018, quando il Governo “giallo-verde” eliminò l’incentivazione della geotermia industriale dal decreto FER1».

Semmai il quadro è peggiorato dalle tempistiche, ancora più stringenti rispetto ad allora. Per i nuovi incentivi si attende che ancora venga approvato il decreto FER2, e nel frattempo le concessioni minerarie per la coltivazione geotermica sono in scadenza al 2024.

«Per questo motivo – argomentano da GeotermiaSì – lanciamo un appello alle istituzioni e alla politica tutta, sia a livello regionale che nazionale ed in particolar modo ai parlamentari che in campagna elettorale si sono spesi con impegni precisi, ad intervenire celermente affinché sia raggiunta da parte del Governo la consapevolezza dell’importanza di una risorsa quale quella geotermica, che la Toscana può proporre sia in termini di propria autosufficienza energetica, sia come fondamentale contributo per la transizione ecologica ed al fabbisogno energetico del Paese».

In particolare, dal movimento chiedono da una parte di «approvare celermente il nuovo decreto FER2 per poter poi dare il via a tutti quei progetti posti in stand-by dall’attuale gestore, come ad esempio quello della centrale di PC6», dall’altra di «dare una risposta certa e concreta alla questione delle concessioni geotermiche in Toscana che scadono nel 2024; data ormai troppo vicina per stabilire dei termini di gara, ragione per cui, come si propone da più parti, si pone l’esigenza impellente di prorogarne la scadenza. Una criticità questa, che sta causando un sostanziale blocco degli investimenti da parte dell’attuale concessionario e che contribuisce al diffondersi di un progressivo clima di incertezza e sfiducia in tutti i territori geotermici».

«Vogliamo inoltre sottolineare ai nostri parlamentari la necessità – concludono dal movimento – di intervenire in tempi brevi e possibilmente con una visione bipartisan, affinché queste proposte vengano recepite e attuate al più presto per poter garantire un futuro e uno sviluppo economico sicuro non solo ai Comuni geotermici ma all’intero territorio nazionale, soprattutto rispetto all’impellente necessità di sostenere il nostro fabbisogno energetico. Rinnoviamo infine il nostro totale appoggio alle associazioni, alle imprese, ai cittadini ed ai sindaci dei territori geotermici, sia dell’area tradizionale che quella del Monte Amiata, rispetto a qualsiasi azione venisse intrapresa, in un momento così critico, per sollecitare e portare avanti queste ed altre proposte finalizzate allo sviluppo significativo ed efficace dell’energia geotermoelettrica».