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Riqualificazione energetica in edilizia: il Manifesto per il 55% fino al 2020

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E’ quanto chiedono le associazioni Federlegno Arredo, PVC Forum Italia e l’Unione Nazionale Costruttori Serramenti Acciaio Alluminio e Leghe (Uncsaal) al Governo e al Parlamento.

Fonte: Rinnovabili & Territorio

Autore: Redazione

Le spese per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici continueranno ad usufruire della detrazione del 55% fino al 30 giugno 2013, come previsto dalla proroga introdotta con il Decreto legge contenente misure urgenti per la crescita.

In base allo stesso decreto, le ristrutturazioni saranno agevolabili al 50% fino al fino al 30 giugno 2013, mentre dal 1 luglio si tornerà automaticamente al bonus del 36%.

Un periodo considerato, da molti, troppo breve soprattutto perché si è dimostrata una delle misure fiscali più positive per ambiente, patrimonio immobiliare e occupazione. Una misura anticiclica in una fase di recessione economica come quella che il paese sta attraversando proprio dal 2008 a oggi.

Il meccanismo delle detrazioni del 55% per le spese sostenute per la riqualificazione energetica degli edifici (quali la sostituzione di serramenti e infissi, l’installazione di caldaie a condensazione, a biomassa, di pannelli solari, di pompe di calore, gli interventi di coibentazione delle pareti, dei pavimenti e comunque una riqualificazione globale), sostenute dal 2007 (anno in cui è stata introdotta la misura) ad oggi hanno prodotto, infatti, notevoli benefici.

Con 1.400.000 famiglie coinvolte sono stati risparmiati oltre 8.600 GWh; sono stati fatti 17 miliardi di euro di investimenti, che significa il 33% del fatturato delle imprese produttrici di serramenti, e sono stati creati 50.000 nuovi posti di lavoro nelle imprese dei settori coinvolti.

Partendo da questi presupposti FederlegnoArredo, PVC Forum Italia e l’Unione Nazionale Costruttori Serramenti Acciaio Alluminio e Leghe (UNCSAAL) hanno inviato una lettera al Presidente del Consiglio Mario Monti, al Ministro dello Sviluppo Economico Corrado Passera, al Ministro dell’Ambiente Corrado Clini e ai Senatori e Deputati del Parlamento in cui chiedono il mantenimento della misura anche dopo il termine previsto del 30 giugno 2013.

“Prorogare il 55% fino al 2020 –scrivono- significa salvaguardare l’ambiente, risparmiare risorse energetiche, indirizzare le famiglie verso consumi utili al sistema Paese, sostenere le piccole e medie imprese italiane e i loro investimenti in ricerca per prodotti sempre più performanti“

In particolare nella lettera inviata il 17 ottobre a firma del Presidente di FederlegnoArredo, Roberto Snaidero, del Presidente del Centro d’Informazione sul PVC, Carlo Ciotti, e del Presidente di UNCSAAL, Corrado Bertelli, le associazioni chiedono che venga ripristinata la detrazione pari al 55% (anziché al 50%) per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici e la proroga dei termini al 31 dicembre 2020.

“Salvaguardando –scrivono- un provvedimento legislativo in grado di fornire risposte concrete in termini di riduzione delle emissioni nocive ed al contempo valorizzare i prodotti da costruzione ad alta innovazione tecnologica e ad alte prestazioni energetiche“.

Le associazioni chiedono inoltre l’introduzione della possibilità di modulazione degli anni di detrazione, consentendo al contribuente di scegliere fra cinque e dieci annualità sia per le ristrutturazioni sia per gli interventi di riqualificazione energetica.

Infine l’estensione degli incentivi anche ai beni immobili non strumentali, garantendo, in questo modo, la riqualificazione energetica di una parte rilevante del patrimonio immobiliare

italiano.

FederlegnoArredo, PVC Forum Italia e UNCSAAL proporranno la sottoscrizione del Manifesto per il 55% -cui hanno già aderito i parlamentari Ermete Realacci, Stefano Saglia e Francesco Ferrante- anche a Confindustria e a tutte le Associazioni del settore delle costruzioni.