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Strategia energetica nazionale e incentivi alle rinnovabili termiche…forse a giorni i testi ufficiali

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Sembra ormai questione di giorni: la tanto attesa strategia energetica nazionale (SEN) dovrebbe essere presentata nei prossimi giorni dal Governo, così come il decreto relativo agli incentivi per le rinnovabili termiche.

Fonte: Rinnovabili&Territorio

Autore: Redazione

L’annuncio è stato dato, secondo quanto riportato dall’agenzia giornalistica Reuters, dal sottosegretario allo Sviluppo Economico Claudio De Vincenti, a margine di un convegno sulle reti energetiche organizzato dalla Cgil.

Non sarà comunque la versione definitiva della Strategia ma una prima bozza aperta al confronto con i sindacati, le imprese, le associazioni e in generale tutti i portatori d’interesse.

L’obiettivo, secondo quanto sostenuto da De Vincenti, è quello di «arrivare a condividere se non tutte le ricette, le conoscenze di fondo e l’impostazione».

Con l’auspicio che non si fermi alla bozza e alla discussione ma che da questo percorso esca, nel minor tempo possibile la vera strategia energetica del Governo che detti le direttrici fondamentali per orientare il settore, che da troppo tempo sta navigando a vista.

Indiscrezioni su quanto contenuto nella bozza della SEN, ne sono già trapelate: ad esempio per quanto riguarda le emissioni l’obiettivo per l’Italia dovrebbe essere pari ad un taglio del 19% rispetto ai livelli del 1990.

Si prevede anche un calo dei consumi energetici primari del 4% rispetto al 2010 e del 24% rispetto all’andamento inerziale al 2020, oltre a una crescita delle fonti di energia rinnovabile, dovendo rivedere i target previsti perché nei fatti sono già stati raggiunti e superati. Le rinnovabili termiche dovrebbero pesare per il 48% del totale dell’energia da rinnovabili al 2020.

Sulla base di quanto dovrebbe prevedere la SEN l’Italia potrebbe essere in grado di ridurre la propria dipendenza energetica e risparmiare circa 5 miliardi di euro ogni anno.

Il sottosegretario allo Sviluppo economico, Claudio De Vincenti, ha poi anticipato, sempre a margine dello stesso convegno, che entro il mese potrebbe vedere la luce anche il Decreto sugli incentivi alle fonti rinnovabili termiche, previsto dal DLgs 28/2011, che dovrebbe dar vita ad un sistema simile a quello già in uso per il fotovoltaico, una sorta cioè di conto energia termico.

La notizia sarebbe stata confermata anche dal sottosegretario del ministero dell’Ambiente, Tullio Fanelli, intervenuto agli Stati Generali delle Rinnovabili e dell’Efficienza Energetica, organizzato da Kyoto Club e Ises, lo scorso 4 ottobre a Roma e rivolto alle Associazioni di settore.

In questo caso le indiscrezioni sui contenuti sono però assai scarse ma secondo quanto sostiene Qualenergia.it, si tratterebbe “di un conto energia improprio e alquanto semplificato” perché si prevede un incentivo fisso per un numero definito di anni in base alla taglia dell’impianto, secondo diverse classi.

Le tecnologie incentivate sarebbero distinte in due categorie: le rinnovabili termiche vere e proprie -solare termico, caldaie a biomassa, pompe di calore geotermiche e scaldacqua a pompa di calore- e gli interventi volti ad aumentare l’efficienza energetica sui sistemi di riscaldamento. Nel primo caso il nuovo conto energia termico sarà applicabile sia ai privati sia alle amministrazioni pubbliche. Il secondo incentivo varrà, invece, solo per gli enti pubblici che non possono accedere alla misura di detrazione fiscale del 55%.

Questo in particolare sarebbe il punto nodale che avrebbe determinato il continuo slittamento della bozza di decreto, per la possibile sovrapposizione del nuovo meccanismo con le detrazioni fiscali previste per le ristrutturazioni degli edifici, che sono state portate dal 36 al 50%.

«Stiamo cercando soluzioni alternative» ha spiegato Marcello Garozzo, del Ministero dell’Ambiente, presente anche lui agli Stati generali delle Energie rinnovabili.