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La produzione delle fonti rinnovabili è cresciuta dell’8% nel 2011

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Il dato proviene dall’Osservatorio statistico Impianti a fonti rinnovabili – Anno 2011 del GSE, il Gestore dei Servizi Energetici

Fonte: Rinnovabili&Territorio

Autore: Redazione

Il rapporto periodico del Gestore dei Servizi Energetici (GSE) osserva l’evoluzione delle fonti rinnovabili in Italia alla fine del 2011 e comprende informazioni su consistenza, potenza installata e produzione elettrica, generata a livello nazionale, regionale e provinciale, collocando il nostro Paese all’interno del contesto europeo.

Dalla pubblicazione emerge che la crescita annua degli impianti alimentati da fonti rinnovabili continua a mantenersi a livelli molto elevati. Negli ultimi sei anni il numero di impianti è sempre raddoppiato rispetto all’anno precedente raggiungendo nel 2011 una consistenza pari a 335.151 installazioni.

La potenza installata nel 2011 è pari a 41.399 MW: oltre il doppio dei 18.335 MW del 2000 e +37% rispetto al 2010. La produzione rinnovabile complessiva, grazie al contributo delle nuove installazioni ha raggiunto 82.961 GWh, l’8% in più rispetto al 2010.

La quota di consumi finali elettrici da fonti rinnovabili ha raggiunto il 23,5% soprattutto grazie al solare fotovoltaico che, con l’eolico e le bioenergie, hanno compensato la diminuzione della produzione idroelettrica che nell’anno è stata condizionata da sfavorevoli condizioni climatiche.

Nel 2011 l’Italia ha dunque superato l’obiettivo nel settore elettrico del 19,6% indicato nel Piano di Azione Nazionale. L’obiettivo al 2020 del 26,4%, come indicato nella prima anticipazione della Strategia Energetica Nazionale (SEN), dovrà quindi essere rivisto al rialzo tenuto conto soprattutto della significativa crescita del fotovoltaico.

Con questi numeri, e considerando l’Europa a 15, l’Italia è il quarto Paese per produzione da fonti rinnovabili; il primato continua ad essere detenuto da Germania, Spagna e Svezia.

Nel 2011 gli impianti alimentati con fonti rinnovabili in Italia sono oltre il doppio di quelli presenti nel 2010 e da tre anni si registra una straordinaria crescita della consistenza: alla fine di ogni anno gli impianti nuovi eguagliano in numero quelli esistenti.

La variazione rispetto al 2010 è dovuta principalmente alla forte crescita della fonte solare fotovoltaica, con un numero di impianti che sono più che raddoppiati, passando da 155.977 a 330.196 unità, la potenza installata è più che triplicata e ad oggi la fonte solare rappresenta il 31% della potenza degli impianti rinnovabili, seconda solamente a quella idraulica.

Contribuiscono, comunque, alla crescita del parco delle rinnovabili anche la fonte eolica e le bioenergie: gli impianti eolici aumentano di 320 unità pari a 1.122 MW addizionali installati mentre il numero degli impianti alimentati con bioenergie è aumentato dell’81% ma solamente del 20% la loro potenza installata, dato che la maggior parte sono di piccola taglia, a biogas o a bioliquidi.

Il dato su scala regionale identifica la Lombardia, con il 16,9%, come Regione con la percentuale più alta e la Toscana, grazie al geotermico, rimane la regione con maggior potenza installata nel Centro Italia, mentre nel Sud Italia un forte incremento percentuale è dato dalla Puglia e dalla Sicilia, grazie soprattutto alla quantità di potenza fotovoltaica entrata in esercizio nel 2011.

Con questi numeri e riferendosi al solo settore dell’energia elettrica, l’Italia ha già raggiunto il suo obiettivo al 2020, pari al 26,4%, calcolato come il rapporto tra il consumo finale lordo da FER e il Consumo finale Lordo.

Nel 2011 l’Italia ha raggiunto una quota rinnovabile pari al 23,5% che risulta maggiore di quella ipotizzata per lo stesso anno nel PAN (19,6%).

Questo scarto in positivo è senza dubbio da imputarsi alla forte crescita della produzione da fonti rinnovabili in concorso con la contrazione dei consumi finali lordi, che –a parte la fonte geotermica- ha contraddistinto tutte le altre fonti rinnovabili.

Il rapporto segnala infine che, tenuto conto della forte crescita negli ultimi anni delle nuove rinnovabili (eolico, bioenergie e soprattutto fotovoltaico) e come risulta dalla prima anticipazione della Strategia Energetica Nazionale, l’obiettivo delle FER elettriche al 2020 verrà molto probabilmente incrementato.