Sono appena terminate le vacanze estive e ormai tutti gli italiani che sono riusciti ad andare in ferie nonostante la crisi economica sono tornati al lavoro. Ma oltre a questo settembre porta con sé anche l’eco di alcune iniziative che non possono che consolare dalla fine della pausa estiva coloro che, come noi, ripongono grande fiducia nella valorizzazione della risorsa geotermica.
Sin dagli albori di questa newsletter abbiamo sempre sostenuto (e continueremo a farlo) che una delle questioni fondamentali riguardanti le energie rinnovabili in generale e la geotermia in particolare, è la mancanza di una politica globale tesa ad aumentare la consapevolezza e lo sviluppo di questo tipo di fonti energetiche.
Nel corso del tempo abbiamo cercato, nel nostro piccolo di sopperire a questa mancanza con le nostre notizie quotidiane, ma siamo soddisfatti nel vedere che l’attenzione dedicata, in questo caso alla geotermia, sta aumentando.
Non può che saltare agli occhi infatti che una trasmissione di livello nazionale come Eat Parade (curata da Marcello Masi e coordinata da Bruno Gambacorta) abbia deciso di dedicare un servizio al Master in “Food Culture and Communications” che si è svolto quest’estate nelle aree geotermiche.
Il servizio (andato in onda oggi alle 13.45 ma che sarà replicato sabato 8 e lunedì rispettivamente a mezzanotte e alle 11 del mattino oltre a essere disponibile sul sito del tg2) è stato realizzato da Antonio Martino e farà parte di un ciclo più ampio dedicato all’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo. Ciò che rende particolare questa puntata è che saranno protagonisti i produttori della Comunità del Cibo ad Energia Rinnovabile, che hanno scelto di utilizzare nel proprio processo produttivo energie “verdi”, nella maggior parte dei casi proprio la geotermia.
Sempre sullo stesso evento anche TVR TeleItalia (canale 77 digitale terrestre) manderà in onda un servizio realizzato da DispenserTV che andrà in onda Sabato 8 Settembre alle ore 13.
Anche il mondo delle associazioni di categoria pare apprezzare l’enorme ricchezza nascosta nel sottosuolo toscano. È infatti di questi giorni la notizia della visita dei giovani industriali senesi agli impianti di Enel Green Power di Larderello e dell’area geotermica tradizionale. I giovani imprenditori sono rimasti molto colpiti nell’apprendere che con la produzione elettrica da geotermia realizzata dalle 33 centrali presenti nelle aree geotermiche toscane (tradizionale ed amiatina), geograficamente molto piccole, si soddisfa circa il 26% del fabbisogno elettrico della Toscana.
Il presidente dei Giovani Industriali senesi, Paolo Chiantini, ha dichiarato: “Siamo rimasti favorevolmente colpiti: la geotermia costituisce un universo pieno di opportunità”.
Un universo ancora tutto da scoprire.
