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Centrali aperte nelle aree geotermiche: si è chiuso il programma 2012

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Le ultime tappe dell’iniziativa Centrali aperte, l’iniziativa promossa da Enel per far conoscere al pubblico le modalità e gli standard ambientali con cui viene prodotta l’energia elettrica, si sono tenute a Montieri e Radicondoli.

Fonte: Geotermia News

Autore: Redazione

Il tour dell’iniziativa promossa da Enel nelle aree geotermiche per aprire le centrali al vasto pubblico e dare dimostrazione delle attività che vi si svolgono è partito da Bagnore il 3 giugno e si è concluso a Radicondoli il 5 agosto.

Con tappe intermedie che hanno interessato Larderello (Vallesecolo) il 17 giugno, Monterotondo Marittimo il 7 luglio, Monteverdi Marittimo il 22 luglio, Piancastagnaio il 28 luglio e Montieri il 4 agosto.

Un programma che ha messo assieme visite guidate alla scoperta degli impianti per la produzione di energia tramite la risorsa geotermica a spettacoli di animazione e degustazione di prodotti tipici in centrale.

 

L’iniziativa di Centrali Aperte nasce per avviare un diverso approccio di Enel con il territorio dove sorgono le proprie centrali: un’occasione che si ripete da dieci anni, nel periodo da maggio a ottobre, per far conoscere le modalità e gli standard ambientali con cui viene prodotta l’energia elettrica, far visitare gli impianti e mostrare le tecnologie utilizzate.

Un’iniziativa – scrive Enel – che intende rappresentare un momento di incontro tra l’azienda e il territorio, unendo persone ed esperienze, giovani e istituzioni, cultura e sport, scienza e tecnologia“.

Le 33 centrali geotermiche presenti in Toscana, dislocate tra le province di Pisa (15), Grosseto (8) e Siena (10) riescono a produrre una quantità di energia elettrica sufficiente a soddisfare i consumi di oltre due milioni di famiglie. Con una potenza complessiva di 835 MW, hanno prodotto nel 2011 5.300 GWh coprendo il 26% del fabbisogno energetico regionale e circa l’1,5 di quello nazionale.

La geotermia rappresenta ancora la fonte energetica rinnovabile più rappresentativa per la Toscana con oltre l’85% del totale della produzione elettrica da fonti di energia rinnovabile su base regionale e circa il 7% su base nazionale.

 

I 5 miliardi e 300 milioni di KWh prodotti grazie all’energia geotermica in Toscana, consentono di risparmiare annualmente circa 1,5 milioni di TEP, evita l’immissione in atmosfera di quasi 3,6 milioni di tonnellate di CO2.

Ma non solo per la produzione di energia elettrica è utilizzata questa risorsa: la geotermia permette infatti di sostenere una rete di teleriscaldamento nei comuni di Santa Fiora, Pomarance, Castelnuovo Val di Cecina, Monterotondo Marittimo che consente di riscaldare 1,5 milioni di metri cubi che corrispondono a quasi 5000 utenze, risparmiando quasi 9.000 TEP con una mancata emissione di CO2 di circa 27.000 di tonnellate.

Sono tra l’altro in corso di realizzazione i progetti per riscaldare con la geotermia Monteverdi Marittimo (e la frazione di Canneto), Chiusdino, Montieri, Radicondoli (e la frazione di Belforte).

Sempre come consumi diretti, e quindi non per la produzione di energia elettrica, attualmente nell’area geotermica toscana, diverse aziende hanno sostituito i combustibili fossili con la risorsa geotermica, con conseguenze positive dal punto di vista ambientale, ma anche dal punto di vista economico. Si tratta di un sotto-utilizzo della geotermia promettente tanto che si è promossa la sottoscrizione, a partire dal 2001, di un Accordo Volontario fra la Regione Toscana, i territori geotermici e Co.Svi.G. per l’uso diretto della geotermia, promuovendo il loro utilizzo per scopi produttivi.

Le serre, i caseifici e gli altri impianti industriali, che ne fanno uso, hanno ottenuto un risparmio in termini di spesa giornaliera pari a circa il 60% rispetto all’utilizzo di combustibili fossili e la mancata emissione di circa 44.600 Tonnellate di CO2.