Home Cosvig Rossi e Profumo 51 milioni per la ricerca

Rossi e Profumo 51 milioni per la ricerca

533
0
CONDIVIDI
Ambiente e comunicazioni. Sono questi i due settori in cui andranno oltre 51 milioni di finanziamenti pubblici. Più precisamente questi soldi serviranno a sviluppare la ricerca.

Fonte: L’Unità

Autore: Redazione

Ambiente e comunicazioni. Sono questi i due settori in cui andranno oltre 51 milioni di finanziamenti pubblici. Più precisamente questi soldi serviranno a sviluppare la ricerca. E la ricerca, è l’obiettivo, servirà a creare nuove opportunità imprenditoriali e quindi nuovi posti di lavoro. E questo il senso dell’intesa firmata ieri in Regione fra il presidente della Toscana Enrico Rossi e il ministro dell’università Francesco Profumo. «Il Paese in questo momento ha bisogno di creare posti di lavoro di qualità – il ministro Profumo spiega così il significato della sua firma in calce al patto con la Toscana – e lo Stato deve intervenire perché questo avvenga in tempi certi e ottenere quei risultati che tutti i nostri giovani si aspettano». Un patto quindi che va anche un po’ controcorrente rispetto al pensiero unico neo-rigorista che vede nella contrazione della spesa pubblica, non solo quella corrente ma anche quella per investimenti, la strada, forse unica, per uscire dalla crisi. «Il sostegno alla ricerca capace di tradursi in innovazione, attività produttiva e nuove opportunità occupazionali – spiega invece Rossi – rappresenta una priorità per il futuro della Toscana, a maggior ragione in un periodo di crisi economica in cui la tentazione di rinviare gli investimenti a tempi migliori rischia di compromettere la competitività dell’intero sistema territoriale, tanto nel privato quanto nel pubblico». E in effetti gli uffici della Regione hanno valutato che questi 51,4 milioni (i cui bandi usciranno tra le fine del 2012 e l’inizio del 2013) potrebbero fare da detonatore a investimenti privati per almeno altri 30 milioni. Nel dettaglio il ministero ne tirerà fuori 30 (15 in conto capitale e 15 di credito agevolato) per le attività di ricerca industriale, mentre i 21,4 milioni di fondi Fas della Regione andranno agli organismi di ricerca pubblici. L’intesa Rossi-Profumo non a caso ha come scopo dichiarato quello di integrare il sistema della ricerca e dell’alta formazione con le attività manifatturiere. E infatti Regione e ministero hanno deciso di puntare su realtà toscane che sono vere eccellenze. Per il settore risparmio energetico e fonti rinnovabili i soldi andranno infatti ai sistemi geotermici integrati per alta e media entalpia (una peculiarità tutta toscana), alle reti energetiche cogenerative e distributive intelligenti (cosiddette smart grids), ai sistemi di accumulo energetico, ai sistemi di conversione ed efficienza energetica, agli impianti su piccola scala. E un settore questo che conta in Toscana circa 300 imprese, circa 10mila addetti e un fatturato da 5 miliardi l’anno. L’altro filone su cui andranno i soldi per la ricerca è quello delle comunicazioni (dalle tecnologie ottiche satellitari all’uso dei laser per sistemi di comunicazione ottica). E le basi di questa ricerca saranno il polo scientifico di Sesto Fiorentino (con il coinvolgimento del Cm e varie università), il distretto ICT e delle tecnologie delle telecomunicazioni di Navacchio e le varie imprese private che operano in Toscana: sono più di 50, occupano 2500 persone e hanno un fatturato variabile dai 300 milioni al miliardo l’anno.