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I problemi per il fotovoltaico non sono finiti…

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L’Autorità per l’Energia elettrica e il Gas non concede proroghe all’obbligo di connessione con sistemi di protezione d’interfaccia previsti dalla normativa CEI 021 scattato dal 1° luglio

Fonte: Rinnovabili e Territorio

Autore: Redazione

Dopo il lungo dibattito che ha accompagnato il nuovo sistema incentivante – il cosiddetto V conto energia – i problemi per gli impianti di produzione fotovoltaica, non sono ancora finiti.

L’ennesima doccia fredda ai produttori di energia fotovoltaica è arrivata con la nota dell’Autorità per l’energia elettrica ed il gas che in merito alle richieste di una proroga all’applicazione dell’obbligo di installare sistemi di protezione di interfaccia rispondenti ai requisiti previsti dalla Norma CEI 0-21 (necessari per effettuare le connessioni in bassa tensione degli impianti di produzione di energia elettrica) a causa della carenza di questi dispositivi sul mercato, ha detto no.

Tra coloro che avevano chiesto la proroga rientrano i produttori con impianti fotovoltaici che richiedono la connessione per accedere agli incentivi del cosiddetto IV Conto Energia, in vista della prossima entrata in vigore del V Conto Energia prevista con il decreto interministeriale 5 luglio 2012.

La conseguenza, spiega Valerio Natalizia, Presidente ANIE-GIFI, che rappresenta una delle principali associazioni del settore- sarà che «milioni di euro di investimenti rischiano di essere seriamente compromessi: cosa che non possiamo permetterci in questa delicatissima fase di crisi finanziaria, pena il definitivo affossamento dell’industria fotovoltaica italiana».

 

L’Autorità spiega la sua decisione rimandando a problemi di sicurezza.

“Le forti e condivisibili esigenze di sicurezza del sistema elettrico nazionale manifestate da Terna – si legge nella nota diramata sul sito- hanno reso necessario e urgente l’intervento dell’Autorità che, con la deliberazione 84/2012/R/eel (adottata lo scorso marzo), ha previsto l’obbligo di installazione di sistemi di protezione d’interfaccia rispondenti ai requisiti previsti dall’Allegato A70 al Codice di rete e dalla Norma CEI 0-21 nel caso di impianti da connettere in bassa tensione“.

Quindi: “l’Autorità non può disporre azioni che possano comportare il venir meno del livello di sicurezza del sistema elettrico nazionale indicato da Terna“.

Proprio “le sopra richiamate esigenze di sicurezza – spiega l’Autorità – fanno sì che l’attuale sopraggiunta carenza di sistemi di protezione di interfaccia non possa essere motivo sufficiente per concedere deroghe al fine di posticipare la data dell’1 luglio 2012, in assenza di evidenze, da parte di Terna, dell’eventuale attenuarsi della situazione di emergenza attesa per l’estate e, in particolare, per il mese d’agosto. Infatti, il sistema potrebbe correre maggiori rischi, soprattutto in questi mesi estivi“.

 

Secondo ANIE/GIFI, invece, il motivo sarebbe un altro.

«i sistemi in questione – dice ancora Natalizia – non nascono per la salvaguardia del sistema elettrico nazionale. È ben noto infatti che l’obbligo di tali dispositivi sulla rete di bassa tensione nasce dall’esigenza di garantire il distacco completo, e non parziale, dell’impianto in occasione di perturbazioni sulla rete di bassa tensione».

«Come ANIE/GIFI – continua Natalizia – abbiamo denunciato molteplici volte le difficoltà del mercato a reperire i sistemi di interfaccia e l’inadeguatezza delle tempistiche imposte dall’Aeeg, richiedendo la deroga all’installazione giusto per il tempo necessario alla regolarizzazione delle forniture. Purtroppo le nostre richieste  sono rimaste inascoltate. Richiediamo quindi in maniera ufficiale – conclude Natalizia – l’intervento urgente del Ministero dello Sviluppo Economico a tutela e salvaguardia di centinaia di impianti già realizzati che rischiano a questo punto di non poter accedere a nessuna tariffa incentivante».

Il Ministero è chiamato in causa anche dall’Autorità che dice nella nota di “aver già provveduto ad informare il Ministro dello Sviluppo Economico e l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato affinché possa verificare se vi siano o vi siano stati comportamenti opportunistici e collusivi da parte dei costruttori dei sistemi di protezione di interfaccia».

Ma intanto ci sono oggi moltissimi impianti fotovoltaici che non potranno essere allacciati in tempi brevi (si prevede che i dispositivi richiesti possano essere nuovamente disponibili a settembre) e l’incertezza a questo punto riguarda anche gli incentivi, dato che appare sempre più certa la vita breve del V conto energia.