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Pisa scommette sull’energia sostenibile e vuol diventare capitale delle smart cities

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A Pisa la terza edizione di Green City Energy, il forum internazionale sulle nuove energie per lo sviluppo della città intelligente

Fonte: L’Unità-Toscana

Autore: GABRIELE MASIERO

Pisa vuole diventare la capitale delle smart cities, ovvero delle città intelligenti che guardano allo sviluppo salvaguardando l’ambiente senza rinunciare allo sviluppo. Un modo di governare i territori che è diventata anche una prerogativa europea. «Lo sviluppo sostenibile – ha spiegato Pedro Ballesteros, ‘ministro’ dell’Energia della Commissione europea – non è solo un’opportunità, ma un obbligo per le città. E la politica italiana, nonostante le difficoltà dettate dalla crisi, ha una visione per le sue città del futuro».
L’occasione per parlare è stata la terza edizione di Green City Energy, il forum internazionale sulle nuove energie per lo sviluppo della città intelligente mettendo a confronto diverse esperienze italiane ed estere. Il sindaco di Pisa Marco Filippeschi ha spiegato che la città «si candida a far parte di una rete di città protagoniste nell’innovazione, anche con un ruolo di coordinamento, grazie ai suoi punti di forza, che vanno dalle imprese, alla ricerca, alle università».
Ma Italia ed Europa devono fare i conti con le ristrettezze economiche: «Nonostante questo gravissimo periodo storico – ha sottolineato Ballesteros – il vostro Paese non rinuncia al futuro e anzi esiste un politica intelligente che guarda all’innovazione come a un trampolino per ripartire e questo avviene perché esiste una governance che coinvolge centri piccoli e grandi e li fa lavorare nella stessa direzione mettendo in campo idee e progetti». Proprio come a Pisa: «Rivoluzione digitale ed energie rinnovabili cambiano la vita delle città – ha concluso Filippeschi – quindi servono politiche selettive e selezionare le città e i progetti che possono essere realmente protagonisti di una grande innovazione e andare oltre gli spot, presentando contenuti reali ed esperienze verificabili, così come da anni noi stiamo facendo».
Un ruolo da protagonista in questo percorso lo recita Enel con le sue sperimentazioni (che nascono proprio nel centro di ricerca di Pisa) e i suoi progetti. «Le smart cities – ha sottolineato Livio Gallo, direttore di Enel infrastrutture e reti – sono quelle che puntano su innovazione e infrastrutture intelligenti, il cui fattore abilitante per lo sviluppo di misure di efficienza energetica in tutti i settori è quello elettrico, generando 2 mila nuovi posti di lavoro. In questo contesto il vettore elettrico può contribuire all’abbattimento del 30% delle emissioni di una città. Abbiamo già allacciato alla rete 18 mila megawatt da fonte rinnovabile (a Pisa è stata inaugurata ieri la prima smart grids italiana che riguarda Il campo fotovoltaico dei Navicelli, Ndr)che costituiscono il 7-8% del totale della potenza nazionale e sono ormai 200 mila i clienti produttori-consumatori che immettono elettricità in rete».
L’altro asset fondamentale è la mobilità elettrica, l’ultima frontiera della quale è l’interoperabilità, ovvero la possibilità per coloro che hanno sottoscritto il contratto con Enel di fare rifornimento ovunque, anche se allacciandosi ad altri distributori di energia elettrica utilizzando la stessa card ottenuta in dotazione da Enel.