Sono 15 i progetti presentati all’ Unione Europea da Apea per il 2012 ed attualmente in fase di istruttoria. Vari gli ambiti in cui l’Agenzia provinciale per l’Energia, l’Ambiente e lo Sviluppo sostenibile si è proposta, così da coprire in maniera omogenea gran parte dei settori economici e produttivi presenti nel territorio senese: dall’implementazione di tecnologie per il risparmio energetico, all’olivicoltura, dalle problematiche formative delle Pini allo sviluppo di aree rurali attraverso il turismo responsabile. Ma non solo, Apea ha partecipato alla stesura anche di progetti per la creazione di biodisel al partire da alghe marine e per la valorizzazione dell’imprenditoria femminile. Infine, da non dimenticare il progetto teso ad arginare l’utilizzo di sostanze stupefacenti tra i giovani che vede come capofila la Provincia di Siena. L’analisi delle commissioni tecniche e scientifiche attivate dalla Comunità Europea per l’aggiudicazione delle risorse disponibili terminerà tra la fine del 2012 e l’inizio del 2013. Tra pochi mesi, quindi. l’Agenzia provinciale saprà in quali ambiti potrà lavorare per l’implementazione dell’economia locale.
"In un periodo in cui nella nostra realtà scarseggiano le risorse – spiega il presidente di Apea. Alessandro Fabbrico – è più che mai importante cercare di reperire fondi a favore del nostro sistema economico in un ambito diverso da quello territoriale. Per questo l’impegno di Apea per la progettazione e partecipazione a progetti europei è massimo, perché in questo modo si destinano al territorio ri sorse aggiuntive e si possono attivare circoli virtuosi per lo sviluppo della nostra economia". Nello specifico, Apea ha partecipato al progetto Sunny Cities "Heopolis 2020" per la ricerca e lo sviluppo di impianti pilota con tecnologia fotovoltaica di ultima generazione. Il progetto fa capo al bando Enpi Med e vede come capofila l’Università di Port Said in Egitto. Sempre per Enpi Med, Apea ha partecipato alla stesura della proposta "Oil Pedia", il progetto che vuole promuovere l’integrazione sostenibile della catena di produzione dell’olio di oliva con le potenzialità turistiche dei territori.
