Enel rassicura: le fiamme a 1 km di distanza, non ci hanno coinvolto. La centrale è monitorata
Oltre tre ore di paura, dalle 14 del 30 agosto, per un incendio che è divampato a Monterotondo Marittimo e che inizialmente sembrava fosse a distanza ravvicinata dalla centrale geotermoelettrica gestita da Enel Green Power.
In realtà le fiamme non hanno mai minacciato direttamente l’impianto, che ha proseguito le attività.
«La centrale è monitorata e regolarmente in esercizio», confermano da Enel Green Power.
Il fuoco si è originato a circa un chilometro di distanza, spinto poi dal vento verso il mare e non in direzione della centrale. Due elicotteri inviati dalla sala operativa regionale hanno fatto il resto, con i loro sganci hanno evitato esiti peggiori; altrettanto indispensabili le operazioni a terra, condotte da operai forestali dell’Unione dei comuni Colline Metallifere e squadre di volontari antincendi. Anche i Vigili del fuoco hanno operato a supporto, rifornendo di acque i mezzi che hanno contrastando l’incendio.
Come informano dalla Regione Toscana, grazie a questi interventi coordinati già nel tardo pomeriggio del 30 agosto la situazione era tornata sotto controllo e le operazioni di bonifica iniziate.
Fortunatamente, niente dunque a che vedere con il drammatico incendio sviluppatosi nell’agosto 2017 a cavallo tra Monterotondo Marittimo e Castelnuovo Val di Cecina, quando le fiamme divorarono 300 ettari di bosco e aggredirono anche la centrale geotermoelettrica “Cornia 2”.
Allora furono necessari due mesi e mezzo di lavoro per riportare all’operatività l’impianto, che tornò però a nuova vita, più efficiente di prima.