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Geotermia: Incentivi, il GSE ha aggiornato le stime per il 2021

Il sostegno previsto per l’attività geotermoelettrica nell’anno in corso è pari a 91,6 milioni di euro, ovvero il 2,15% di tutti gli incentivi alle fonti rinnovabili diverse dal fotovoltaico

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Il sostegno previsto per l’attività geotermoelettrica nell’anno in corso è pari a 91,6 milioni di euro, ovvero il 2,15% di tutti gli incentivi alle fonti rinnovabili diverse dal fotovoltaico


Il Gestore dei Servizi Energetici (GSE) ha aggiornato il contatore delle fonti rinnovabili diverse dal fotovoltaico, con le nuove stime in merito al costo degli incentivi per l’anno in corso: il costo indicativo medio calcolato risulta pari a 4,243 miliardi di euro, un ammontare che va confrontato con il tetto annuale di 5,8 miliardi di euro, ed è in netta diminuzione rispetto alla pubblicazione precedente.

«Tale contrazione – spiegano dal GSE – è dovuta soprattutto al forte incremento del prezzo dell’energia nel primo semestre 2021 e sui mercati forward, cui consegue una riduzione del costo indicativo e del costo indicativo medio; si segnala inoltre l’introduzione dei risultati del V bando previsto dal DM 4/7/2019, cui corrispondono circa 300 MW».

Per quanto riguarda in particolare la produzione geotermoelettrica, il GSE stima che, per l’anno in corso, verranno erogati incentivi al settore pari a 80,1 milioni di euro da ex Certificati Verdi e 11,5 dagli incentivi introdotti dal Dm 6/7/2012.

Si tratta in totale di 91,6 milioni di euro su base annua, ovvero il 2,15% di tutti gli incentivi che il GSE stima di erogare nel 2021 alle fonti rinnovabili diverse dal fotovoltaico.

Quelli dedicati alla geotermia sono peraltro incentivi in progressivo decremento, come stabilito dalla normativa in vigore, mentre come noto il decreto FER1 sulle rinnovabili – pubblicato nella Gazzetta ufficiale 185, lo scorso 9 agosto non contempla il rinnovo degli incentivi dedicati a questa fonte rinnovabile, che è slittato all’interno del decreto FER2 ancora in fase di elaborazione. Nel merito, il ministro per la Transizione Ecologica, Roberto Cingolani, ha assicurato che «l’adozione del decreto FER2 è prevista a settembre».