Venerdi 8 giugno al CNR, ci sara’ la presentazione del ‘nuovo manifesto’ della geotermia italiana, nell’ambito del convegno su "Il possibile contributo della geotermia ad alta temperatura per la produzione di energia elettrica, fino al 2050 con l’uso di tecnologie innovative", organizzato da CNR – Unione Geotermica Italiana e Societa’ Italiana di Geologia Ambientale. Le risorse geotermiche italiane ammontano a 500 MTEP (milioni di tonnellate equivalenti di petrolio) pari a 2 volte e mezzo i consumi annui nazionali che sono di 185 MTEP. Di queste risorse si usa solo il 3% che copre appena il 7% dei consumi. Sfruttando la geotermia il risparmio possibile sui conto della bolletta petrolifera e’ stimato sui 10 miliardi di euro, dei quali circa meta’ per la produzione di elettricita’ con l’impiego di nuove tecnologie che usano le risorse geotermiche ad alta temperatura. Le risorse geotermiche a bassa temperatura, molto diffuse in Italia, possono essere impiegate con maggiore facilita’ per attivita’ artigianali e per la climatizzazione di ambienti (riscaldamento invernale e condizionamento estivo). Nel corso del convegno sara’ illustrato un interessante studio della societa’ Eurobuilding che prevede di sfruttare l’energia geotermica del vulcano sottomarino Marsili, che ha un bacino termico esteso per 2.100 km quadrati al largo tra Sicilia e Calabria, per riscaldare la citta’ di Palermo.
