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Stai consumando troppo Te lo dice la tua app

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Sempre più programmi a portata di smartphone tengono traccia dei nostri consumi e segnalano i nostri sprechi energetici e l’inquinamento prodotto dalle nostre azioni quotidiane.

Fonte: Corriere della Sera

Autore: di Renato Benedetto e Federica Seneghini

Tra il dire e il fare c’è di mezzo un’app. Sempre più programmi a portata di smartphone tengono traccia dei nostri consumi: Impronta ecologica e Green-Drops, GoGreen e Carbon Footprint Calculator,per fare alcuni esempi, segnalano i nostri sprechi energetici e l’inquinamento prodotto dalle nostre azioni quotidiane. Spostarsi in auto non fa bene all’aria che respiriamo, d’accordo. Ma come ridurre le emissioni? Cambiando stile di guida, ad esempio. Ecco Green Meter,allora, che utilizzando l’accelerometro interno all’iPhone calcola in tempo reale quanta benzina di troppo sprechiamo quando adottiamo una guida troppo sportiva. Inserendo i dati dell’auto su cilindrata e consumi, suggerisce alcuni accorgimenti per risparmiare sul pieno ed emettere meno CO2 nell’aria. L’alternativa più verde, senza dubbio, è lasciare l’auto in garage. Quando i mezzi pubblici non ci vengono incontro, si può fare affidamento su Carpooling.it App (per iPhone e iPad) dell’omonimo sito (che sul web ha anche altre alternative, come Roadsharing e Blablacar) che permette di condividere gli spostamenti, dai viaggi Milano-Roma, ad esempio, alle tratte quotidiane dei pendolari, dividendo le spese e riducendo i consumi. L’app permette di vedere chi può darci un passaggio nel tragitto che ci interessa, offre un servizio di messaggistica istantanea tra conducente e passeggero e suggerisce un prezzo equo.
Applicazioni come Light Bulb Finder o Energy Audit possono suggerire, invece, come e quanto risparmiare adottando lampadine a basso consumo o illuminazione a ledo Se poi si sogna da tempo l’impianto fotovoltaico, Super Salar permette di scattare una foto al tetto di casa e piazzarvi impianti virtuali: questa app fornisce indicazione sulle spese, i tempi di ammortamento e l’efficienza in base all’orientamento rispetto al sole, l’ubicazione della casa e la tipologia dell’impianto. Tutti sanno cos’è il Water Footprint? In italiano si chiama «impatto idrico» ed è la misura di quanta acqua ognuno di noi consuma nel corso della vita: waterprint è la app per calcolare il proprio «impatto».
Dove si gettano le lampadine, le cartucce per le stampanti o gli scontrini fiscali? Ecco il Dizionario dei rifiuti,un vero e proprio motore di ricerca, il primo in Italia, nato come app (Android), sbarcato sul web grazie all’intuizione del 18enne Francesco Cucari (dizionariodeirifiuti.it). Grazie alla «geolocaIizzazione» degli utenti si può effettuare una corretta raccolta secondo le regole previste in ciascun Comune. Altre app per imparare a non buttare tutto nel bidone dell’indifferenziata sono TiRiciclo, dedicato alla raccolta del Tetra Pak (iPhone e iPad) o il Rifiutologo (vaIido in Emilia Romagna nei territori serviti dai gruppo Hera). A Padova con Città Pulita si possono segnalare (anche con foto) scarti da smaltire sul territorio comunale, e controllare quando vengono bonificate, mentre con Verona Differenzia consultare il calendario dei ritiri rifiuti non è più un problema. Per i più piccoli invece c’è MiRifiuto, collezione di giochi sviluppati dai Comune di Torino per insegnare a ridurre i rifiuti e a risparmiare riutilizzandoli. Sullo schermo di iPhone e iPad si possono trovare anche consigli per una spesa bio, local e slow: con diStagione,più legato ai prodotti, o Natur-Mia, che segnala anche i mercatini biologici. GoodGuide permette di verificare l’impatto ambientale e sociale dei più diffusi prodotti sul mercato, dall’igiene personale all’alimentazione, senza escludere l’elettronica. Pro: è gratuita. Contro: lo scan per leggere i codici a barre non funziona al 100%, meglio utilizzare la ricerca manuale.