L’ha convocato per le 17 del 27 luglio la sindaca di Pomarance, assieme ai primi cittadini dell’area geotermica tradizionale
La sindaca di Pomarance, Ilaria Bacci, in accordo coi primi cittadini degli altri Comuni facenti parte dell’area geotermica tradizionale – Castelnuovo Val di Cecina, Monteverdi Marittimo, Monterotondo Marittimo, Montieri, Chiusdino e Radicondoli – ha convocato «un incontro pubblico sulle attuali problematiche della geotermia, anche in considerazione di quanto emerso nella riunione con Regione Toscana dello scorso 9 luglio».
Una scelta che segue quanto annunciato dai sindaci proprio a seguito del tavolo di confronto, ovvero la volontà di organizzare un’iniziativa pubblica proprio «per informare la cittadinanza e raccogliere le istanze del territorio, nella convinzione che serva il coinvolgimento delle popolazioni in un percorso tanto importante per il futuro del’intera area».
L’incontro pubblico si terrà dunque martedì 27 luglio a partire dalle 17, sulla terrazza del circolo di Larderello, e, per rispettare le norme di prevenzione anti-Covid, l’accesso sarà garantito a un numero massimo di 100 partecipanti.
«La delicata situazione del comparto geotermico, con la partita del rinnovo delle concessioni al 2024 ancora in “alto mare”, richiede il massimo coinvolgimento dei cittadini e del territorio – spiega Bacci – È per questo che con gli altri colleghi sindaci abbiamo deciso di convocare un incontro pubblico con l’intento di esporre le questioni sul tavolo e condividere quanto sta emergendo in merito al futuro della geotermia per produzione di energia elettrica. Occorre uno sforzo da parte di tutti per definire politiche di settore che siano coerenti con la realtà della geotermia tradizionale e che siano presidio di garanzia per chi di geotermia, direttamente o nell’indotto, vive».
L’invito a partecipare è dunque rivolto a tutta la cittadinanza, ai lavoratori, alle imprese, alle organizzazioni rappresentative di interessi collettivi e agli altri portatori di interessi, che vivono ed operano nei Comuni interessati «perché supportino – con cognizione e convinzione – le azioni delle istituzioni locali a difesa della geotermia e delle persone che di essa vivono».