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A Energethica le soluzioni ecologiche per risparmiare sulle bollette

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Abitazioni a emissioni zero e detrazioni fiscali più alte
Dalla lavatrice a pedali al giardino verticale

Fonte: La Repubblica- Torino

Autore: MARIACHIARA GIACOSA

Come fare i conti con una bolletta sempre più salata e con l´ambiente sempre inquinato? Tra i corridoi del Lingotto, a Energethica, la fiera del green tech e del risparmio energetico, qualche risposta si può trovare. Soluzioni non tutte a buon mercato, ma pensate per chi è disposto a spendere qualcosa in più oggi e, si spera, risparmiare domani. Un settore, quello del green tech che tira nonostante la crisi. A curiosare, tra gli stand, a caccia di novità e prodotti curiosi, ci sono agenti commerciali, ma soprattutto tanti studenti che pensano a questo settore come un possibile sbocco sul mondo del lavoro. In Piemonte a fine dello scorso anno erano 1300 le aziende del comparto energetico, con 33 mila addetti e un giro d´affari di 2,6 miliardi di euro, in crescita a due cifre rispetto al 2009. E sono proprio gli studenti e i ricercatori del Politecnico di Torino a portare al salone i brevetti e i prototipi più interessanti. Il modello di una macchina a idrogeno, che somiglia più a una canoa che a un´automobile, che si è appena aggiudicata il primo premio nella competizione europea tra veicoli alimentati con energie alternative. E una turbina che sfrutta il moto ondoso di fiumi e mari calmi per produrre energia.
Largo poi alle moto e alle auto elettriche, che si possono caricare direttamente nel giardino di casa comprando il kit auto più garage con piastra elettrica e pannello fotovoltaico. E alle biciclette: da strada, da città, superleggere per chi ama la velocità o smontabili in meno di 20 secondi per chi vuole portasele in vacanza, caricarle in auto o sul treno.
Tantissime anche le soluzioni per la casa: giardini verticali per avere l´orto sul balcone, giocattoli ecologici e elettrodomestici a impatto zero. Come nella scorsa edizione ci sono i pezzi unici realizzati dai ragazzi della scuola Calvi di San Nazzaro dei Burgondi, nel Pavese: tagliaerba a erba, lavatrici a pedali e frigoriferi solari.
Tanti i pannelli fotovoltaici, che si possono comprare anche in gruppo e poi piazzare sui tetti e nei capannoni, con tanto di attrezzi e gadget per pulirli. Spazzoloni con manico stoboscopico, antipolvere e lucidanti, per mantenere le lastre in perfetta manutenzione. E poi caldaie a pellet, a legna, camini a basso consumo ma con sistemi di areazioni in ogni stanza. Per chi alla luce artificiale preferisce quella del sole, in Repubblica Ceca c´è chi ha messo a punto un lucernaio a specchi. Un foro sul tetto attraverso il quale la luce del sole entra in un tubo di specchi che la riflettono fin dentro le stanze di casa, che ormai non è più questione di cemento e mattoni. Pareti di paglia che consentono di risparmiare fino al 40 per cento sul conto del riscaldamento. E dell´allergologo visto sono pressochè anallergiche e tengono a distanza gli acari. Per scaldare casa si può usare anche il calore della terra. Il Piemonte è la terza regione in Italia per la diffusione di questa tecnologia che abbatte anche del 60 per cento i costi per l´energie in casa. A Serralunga d´Alba, ad esempio, un viticoltore ha deciso di attrezzare con questo sistema la sua cantina e la zone di degustione del vino. Tra sonde che vanno a pescare il calore a 150 metri di profondità e pannelli fotovoltaici sul tetto, la cantina è praticamente autonoma con 120 kilowatt di energia prodotta da fonti rinnovabili. Insieme con Energethica al Lingotto oggi e domani si parla di casa a emissioni zero, o quasi. Da Environment Park la proposta per rendere conveniente ristrutturare casa all´insegna della riduzione dei consumi. «Il Piemonte potrebbe essere capofila di una sperimentazione: aumentare le detrazioni fiscali per le ristrutturazioni edilizie dall´attuale 36 per cento al 50 – spiega Mauro Chianale di Enviparck – con un aumento fino al 55 per gli interventi che l´applicazione di tecnologie certificate». Il provvedimento è concordato con la Regione e sono allo studio accordi con le banche per accelerare i tempi di recupero del credito rispetto ai dieci anni attualmente previsti.