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Enel Green Power: «In Amiata emissioni abbattute del 95%»

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Geotermia: l’azienda fa chiarezza sull’impatto ambientale: «Impianti altamente innovativi e ad altissima efficienza»

Fonte: Il Tirreno, Cronaca di Piombino-Elba

Autore: Fiora Bonelli

Geotermia : la tipologia di impianto è legata al tipo di serbatoio che madre natura mette a disposizione e sull’Amiata le emissioni sono abbattute per il 95%. Enel Gren Power risponde a quanti pensano che il ciclo binario possa essere tranquillamente innestato in Amiata, come in Usa, visto che vi sono esperti di aziende diverse da Enel, che lo vanno pubblicizzando in pubbliche assemblee, come continua ad insistere l’avvocato Marcello Bianchini. «In riferimento agli articoli di stampa, pubblicati in questi giorni sui nuovi investimenti geotermici negli Stati Uniti», sottolinea Enel Green Power, «anzitutto la soddisfazione per la conferma della leadership globale dell’azienda elettrica italiana nel settore della geotermia con cervelli e saperi sviluppati in Toscana che continuano ad esportare know how rinnovabile in tutto il mondo». Ma a Enel Green Power preme ricordare, come già fatto in altre occasioni, che «non è possibile adottare la tecnologia a ciclo binario nel campo geotermico di Bagnore, perché la tipologia impiantistica ottimale da adottare per gli impianti geotermici è strettamente legata al tipo di serbatoio a disposizione: non è il tipo di impianto a determinare il fenomeno delle emissioni in atmosfera, ma il tipo di serbatoio geotermico, ribadiscono da Enel. Le diverse tecnologie impiantistiche (ciclo diretto o ciclo binario) sono quindi completamente indifferenti rispetto al problema emissivo e hanno campi di applicazione diversi: i cicli diretti (o “a vapore di flash”) si utilizzano preferibilmente nei campi ad alta entalpia come quelli amiatini, mentre i cicli binari sono preferibili per le medie entalpie». Enel Green Power è leader in entrambe le tecnologie e dispone del know-how necessario per ridurre l’impatto ambiente sia con i cicli diretti che con i cicli binari; nello Utah (a Cove Fort) è stato reperito un campo geotermico a media entalpia (cioè, con temperatura intorno ai 150 °C), con un fluido che, in partenza, non ha nessun contenuto di gas (come normalmente accade nei fluidi a media entalpia) e per tale applicazione si è deciso di adottare la tecnologia degli impianti binari. Viceversa, nella realtà amiatina (così come in tutta la fascia preappenninica), la tipologia delle rocce presenti nei serbatoi geotermici è di tipo carbonatico e questo fa sì che, nell’interazione con fluidi caldi, si producano significative quantità di gas incondensabili; in tale situazione la tecnologia migliore, anche dal punto di vista ambientale, è quella del ciclo diretto, opportunamente abbinata con impianti di abbattimento del gas. A questo proposito, Enel Green Power ha sviluppato e brevettato, unica utility al mondo, impianti di abbattimeto innovativi e ad elevatissima efficienza (oltre il 95%), in grado da garantire  la perfetta compatibilità ambientale dello sviluppo geotermico.

 

Peraltro, occorre ricordare che le emissioni gassose degli impianti geotermici non provengono da un processo industriale di combustione, ma sono prodotte dalla natura».