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Forza del sole e calore della terra ecco la serra ad energia pulita

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Come produrre frutta e verdura a costi tagliati: in Maremma una piccola rivoluzione. Il caso

Fonte: La Repubblica – Firenze

Autore: Ma.Bo.

QUANDO l’energia pulita «raddoppia», ovvero arriva sia dalla luce del sole che dalla calore della terra, succede che le serre non solo producano frutta e verdura a costi tagliati, ma che rendano denaro, creino occupazione e ovviamente proteggano l’ambiente. Una piccola rivoluzione. Tanto importante per un settore come le coltivazioni in serra considerato energivoro perché consuma molto.

La piccola rivoluzione si realizza in quella parte di Toscanae di Maremma dove la forza del sole si combina con quella del calore della terra e permette di realizzare questo mix virtuoso di combinate forze delle energie alternative, in un grande appezzamento a nord-est del territorio comunale di Montieri, in provincia di Grosseto, nei pressi della frazione Travale. Qui la società "Geo Ser. Ra", iscritta a Lega Coop Siena e controllata dalla cooperativa "G. Boscaglia" di Radicondoli, sta impiantando due ettari di «serre fotovoltaiche-geotermiche» Filiera corta, dunque, cibi "made in Italy" prodotti con energia pulita e nuova occupazione grazie alle serre riscaldate con acqua calda e vapore generato dal sole e dalla geotermia. «Si prevede che per ogni 10mila metri quadrati di serre occorrerà creare sette-otto posti di lavoro» ha spiegato Loreno Cambi, presidente di Legacoop Siena. «Due i tipi di energia rinnovabile sfruttati contemporaneamente, quella fotovoltaica e quella geotermica, ma due anche le forme di ricavo economico: quelli provenienti dal cosiddetto ‘Quarto conto energia’, regolato dal Ministero dello sviluppo economicoe che permetterà all’azienda di ottenere tariffe incentivanti per venti anni dal Gestore dei servizi energetici, e quelli risultanti dalla vendita dei prodotti ortofrutticoli». Questo progetto ad emissioni ‘zero’ è in sintonia con l’obiettivo ‘Siena Carbon Free 2015’ portato avanti dalla Provincia di Sienae parteciperà al Bando sul Progetto Integrato di Filiera (Pif) 2012 della Regione. L’idea d’impresa è nata dai risultati degli studi realizzati dall’incubatore di impresa del Consorzio servizi Legacoop di Siena, dai quali emerge che il 70% del fabbisogno ortofrutticolo della Toscana viene reperito all’esterno della regione, che il settore agroalimentare non ha risentito in maniera forte della crisi e che in alcuni territori toscani sono disponibili quantità di calore residue della geotermia a costo zero.

«Il nostro piano industriale sullo sviluppo delle serre – dice il presidente della cooperativa agricola "G. Boscaglia", Emanuele Grassini – è la testimonianza di come certe sinergie possano essere una valida risposta alla crisi che sta colpendo tutti i settori produttivi.

Si tratta di un’operazione importante che ci permette di restare sul mercato garantendo posti di lavoro, offrendone di nuovi e promuovendo il nostro territorio e le ricchezze che ci offre, a partire dalla geotermia.

Una risorsa che, purtroppo, ancora oggi ha delle potenzialità inespresse. E’ un esempio di cambio culturale che insegna a tutti noi come dalle difficoltà possano nascere nuove idee che portano al raggiungimento di risultati positivi immediati e tangibili».