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Clean energy trends 2012: investimenti record per eolico, solare e biocarburanti con un trend in continua crescita

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L’undicesimo rapporto di Clean Edge “Clean Energy Trends 2012” indica che gli investimenti per eolico, solare e biocarburanti sono cresciuti del 31% lo scorso anno per raggiungere 246,1 miliardi dollari, e questo trend a due cifre è destinato a crescere anche grazie alla concorrenza tra Europa, Asia ed Americhe, che sono un settore dinamico da più di un decennio.

Fonte: Rinnovabili&Territorio

Autore: Redazione

Il rapporto di Clean Edge, la società di ricerca e consulenza americana dedicata alle tecnologie pulite fondata nel 2000, è divenuto ormai una delle pubblicazioni più attese sull’economia da fonti rinnovabili: “Clean Energy Trends” analizza la situazione del mercato globale di solare, eolico, biocarburanti, con un’esame dettagliato dei prezzi del solare fotovoltaico, degli appalti pubblici, degli investimenti venture capital (il capitale di rischio apportato ad imprese che si trovano o nelle fasi iniziali dello sviluppo di nuovi prodotti o servizi o nella fase di espansione) e indica i trend attesi per il futuro.

Il 2011, tuttavia, non sarà probabilmente ricordato per questa crescita robusta dell’attività globale –si legge nel rapporto- ma per l’ormai famigerata bancarotta di Solyndra. La company fallita, che rappresenta una potenziale perdita di oltre 500 milioni di dollari per i contribuenti americani, è diventata un grido di battaglia per molti, come esempio di malgoverno”.

Per i critici del settore –si legge ancora- Solyndra riveste tutto il male sulla generosità del governo dimostrata per il settore e "prova" che il Clean Tech non può competere senza sussidi e regolamenti governativi”.

Critiche, portate in particolare dagli eco-scettici e usate nella campagna elettorale dei candidati repubblicani fedeli alle economie legate alle fonti fossili, che non scalzano più di tanto i dati a favore delle rinnovabili a confronto delle fonti fossili che ancora ricevono sussidi da parte dello Stato. Dati bene evidenziati nel rapporto "Clean Energy Trends 2012"da cui si evince che le industrie del petrolio, gas e carbone continuano a ricevere massicci sussidi, che i progetti di nuove centrali nucleari richiedono molte più garanzie sui prestiti delle energie rinnovabili, e che il 2011 è stato caratterizzato da importanti sviluppi verso una rilevante evoluzione delle tecnologie pulite.

Secondo il rapporto di Clean Edge “I biocarburanti (produzione globale e prezzi all’ingrosso di etanolo e biodiesel) hanno raggiunto 83 miliardi di dollari nel 2011, rispetto ai 56,4 miliardi dollari dell’anno precedente, e si prevede una crescita a 139 miliardi dollari entro il 2021. Tuttavia, questo incremento è dovuto principalmente a un aumento dei prezzi di etanolo e biodiesel. La continua tendenza all’aumento dei prezzi dei biocarburanti, dal 10 al 20% nel 2011, è il risultato di un aumento dei costi delle materie prime, in particolare lo zucchero per l’etanolo e la colza e altri oli vegetali per il biodiesel. Tra il 2010 e il 2011, le vendite globali di biocarburanti sono rimaste relativamente piatte, espandendosi da 27,2 miliardi di galloni a 27,9 miliardi di galloni la produzione di etanolo e di biodiesel in tutto il mondo”.

Per quanto riguarda l’energia eolica (nuove installazioni e costi d’investimento) nel 2011 ha raggiunto i 71,5 miliardi dollari, rispetto ai 60,5 miliardi dollari del 2010, e raggiungerà i 116,3 miliardi dollari nel 2021.

Lo scorso anno, considerato un anno record -su scala mondiale- sono stati installati impianti eolici per 41,6 GW.

La Cina è rimasta leader mondiale per i nuovi impianti per il quarto anno consecutivo –recita il rapporto- con l’installazione di oltre il 40% di tutte le turbine eoliche a livello mondiale, pari a 18 GW in totale. L’Unione europea è arrivata seconda con quasi 10 GW, seguita da Stati Uniti, India e Canada, rispettivamente con circa 7 GW, 3 GW e 1,3 GW”.

Il solare fotovoltaico (inclusi i moduli, componenti di sistema e installazione) è aumentato da 71,2 miliardi dollari nel 2010 a un record di 91,6 miliardi nel 2011. Il rapporto prevede che il mercato continuerà ad espandersi fino a raggiungere i 130,5 miliardi dollari entro il 2021.

Numeri, pur imponenti, che non colgono appieno la portata effettiva dell’espansione tecnologica di questo settore, che ha determinato e lo farà ancora in futuro, una diminuzione di costi di produzione e installazione.

Secondo il rapporto “Mentre i ricavi totali del mercato sono aumentati del 29%, gli impianti sono aumentati di oltre il 69%, passando dai 15,6 GW installati nel 2010 fino agli oltre 26 GW dello scorso anno. Ciò riflette una diminuzione di oltre il 40% dei prezzi dei moduli cristallini tra il 2010 e il 2011. Tra oggi e il 2021 prevediamo che i costi di installazione per il fotovoltaico continueranno a diminuire, scendendo a quasi un terzo dei loro livelli attuali”.

Considerati nel loro insieme, bio-carburanti, eolico e fotovoltaico, gli investimenti per queste rinnovabili erano pari a 188,1 miliardi dollari nel 2010 e sono cresciuti del 31%, fino a 246,1 miliardi dollari nel 2011 e, nei prossimi 10 anni, cresceranno ancora fino a raggiungere i 385,8 miliardi dollari.

Nel 2011, gli investimenti di venture capital nelle tecnologie pulite negli Usa sono aumentati da 5,1 miliardi di dollari nel 2010 a 6,6 miliardi dollari nel 2011, un incremento del 30%, segnando un anno "quasi-record", secondo i dati forniti da Cleantech Group. Il vero record negli Usa era, infatti, stato raggiunto nel 2008 con 6,9 miliardi dollari di investimenti, che rappresenta il 23,1 % dei venture capital. Le attività Clean Tech sono il settore che è cresciuto più rapidamente rispetto a qualsiasi altra “venture category” che dieci anni fa arrivava solo all’1,2% per questo tipo di attività finanziarie.