Home Cosvig Umbria capitale mondiale dell’acqua con un futuro geotermico

Umbria capitale mondiale dell’acqua con un futuro geotermico

504
0
CONDIVIDI
L’Umbria ospiterà dal 17 al 20 maggio 2012 il primo festival internazionale dedicato all’acqua ed ha avviato un progetto per studiare le potenzialità geotermiche e geotermali del territorio regionale.

Fonte: GeotermiaNews

Autore: Redazione

L’Umbria Water Festival 2012, è un progetto coadiuvato da due differenti istituzioni locali: gli Assessorati all’Ambiente e alla Cultura della Regione Umbria e le Province di Perugia e di Terni, riunitesi in un apposito Comitato.

Coinvolti anche numerosissimi altri soggetti, pubblici e privati, locali, nazionali e internazionali: in particolare l’Unesco che, proprio a Perugia, nella prestigiosa Villa La Colombella, ha collocato la sede dell’ UN-WWAP, Il Programma delle Nazioni Unite per la Valutazione delle Risorse Idriche Mondiali, che ha concesso il patrocinio morale alla manifestazione.

Nei quattro giorni di festival, ci saranno aree dedicate allo sport, al benessere, alle energie rinnovabili e iniziative alla scoperta dei tanti, caratteristici luoghi della regione legati all’acqua, che saranno al centro delle diverse manifestazioni.

L’obiettivo è di coinvolgere nella manifestazione l’intero territorio regionale, mettendo a fuoco tutti i paesaggi legati all’acqua: dalla Cascata delle Marmore, al lago Trasimeno, al Tevere, ma anche la ricchezza delle aree meno conosciute dal grande pubblico come quelle termali di Città di Castello, Spello, Parrano e Castel Viscardo, la zona geotermica di Castel Giorgio e i ben quattordici comuni della regione in cui si producono acque minerali.

In tutto sono circa 60 i Comuni umbri che hanno proposto iniziative da inserire nel programma del festival, 25 i Centri di Educazione Ambientale, 4 gli Ecomusei della Regione, e poi le Università e le tante associazioni culturali, sportive e di categoria.

L’Umbria è, infatti, un territorio ricco di risorsa idrica, superficiale e profonda, per questo la Regione ha avviato anche un progetto per studiare le potenzialità geotermiche e geotermali, in collaborazione con i Dipartimenti di Scienze della Terra delle Università di Perugia e di Pisa, con l’obiettivo di individuare le aree del territorio che hanno maggiore vocazione allo sfruttamento di questa risorsa rinnovabile.

Il progetto è stato illustrato, durante un convegno tenutosi a Perugia, alla presenza di numerosi amministratori comunali, ricercatori e docenti universitari provenienti dalle facoltà di ingegneria, geologia, geofisica e vulcanologia.

Sarà organizzato in due fasi: la prima, dedicata all’analisi geologica, idrogeologica e idrogeochimica degli acquiferi del settore occidentale dell’Umbria (e di aree limitrofe come la Toscana orientale e il  Lazio settentrionale) che presentano caratteristiche interessanti dal punto di vista geotermale; nella seconda fase, invece, saranno esaminate più approfonditamente le aree che si sono dimostrate più rilevanti, per lo sfruttamento della risorsa.

«In Umbria –ha spiegato l’assessore regionale all’Ambiente Silvano Rometti– abbiamo deciso di puntare su una politica energetica che valorizzi al massimo le fonti rinnovabili, con finanziamenti rilevanti, e abbiamo definito regole certe e chiare per chi voglia investire nel settore».

Tra queste risorse, ha continuato l’Assessore «la geotermia è una delle cinque fonti rinnovabili che intendiamo utilizzare. Il suo impiego offre benefici sia in termini economici che ambientali, poiché il costo dell’energia prodotta, sotto forma di elettricità e calore, è sensibilmente minore rispetto a quello degli impianti alimentati da combustibili tradizionali».

 Nel frattempo la Regione si è già attivata per definire le procedure per il rilascio dei permessi di ricerca dei siti geotermali e per regolamentare l’installazione degli impianti di scambio termico che –nel rispetto di precisi criteri di sostenibilità per le falde acquifere del sottosuolo– agevoli maggiormente la fase di realizzazione dei pozzi.

«Questo percorso –ha detto la coordinatrice dell’Ambito regionale Ambiente ed Energia, Ernesta Maria Ranieri– rientra nella Strategia per la produzione di energia da fonti rinnovabili 2011-2013 approvata nel luglio scorso che prevede un incremento di circa 200 GWh entro il 2013, con una quota di 15 GWh dal settore geotermico, che attualmente non è ancora sfruttato». 

Lo studio delle potenzialità geotermiche e geotermali dell’Umbria costituirà inoltre una base conoscitiva anche per la redazione del prossimo Piano Energetico Regionale.