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La Regione Toscana propone una semplificazione delle procedure per le ricerche geotermiche

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L’assessore regionale all’ambiente ed energia, Anna Rita Bramerini, ha presentato in giunta una proposta di deliberazione al Consiglio Regionale che prevede la semplificazione delle procedure amministrative in materia di verifica di assoggettabilità delle attività di ricerca mineraria per minerali solidi, acque minerali e termali e geotermia.

Fonte: GeotermiaNews

Autore: Redazione

La proposta di deliberazione al Consiglio Regionale presentata alla Giunta dall’Assessore Bramerini, prevede di escludere dalla procedura di verifica di assoggettabilità alcune attività di ricerca mineraria e geotermica che non determinano effetti negativi rilevanti sull’ambiente, qualora condotte nel rispetto di specifici criteri e condizioni, individuati in base agli elementi contenuti nella legge regionale 10/2010 sulle norme in materia di VAS, di VIA e di valutazione d’incidenza (Allegato D).

La possibilità che il Consiglio Regionale, su proposta della Giunta, con propria deliberazione, possa determinare criteri o condizioni di esclusione dalla verifica di assoggettabilità è, infatti, prevista nella legge regionale 10 (all’art.43). L’esclusione varrà solo per specifiche categorie progettuali o in particolari situazioni ambientali e territoriali, nel caso in cui questi progetti non siano neppure parzialmente compresi nelle aree naturali protette o nei siti d’importanza regionale.

L’Allegato D della legge regionale individua anche gli elementi da verificare per decidere sulla possibile esclusione di un progetto dalla fase di valutazione ed è articolato in quattro paragrafi: relazione con piani e programmi; caratteristiche del progetto; localizzazione del progetto; caratteristiche dell’impatto.

L’esclusione riguarderebbe nello specifico le indagini di superficie non invasive né distruttive del suolo e del soprassuolo, per le quali sono esclusi rilevanti effetti negativi sull’ambiente, e che rientrano nell’ampio capitolo della ricerca di minerali solidi e di acque termali e minerali sulla terraferma.

Questo provvedimento, consentirebbe una semplificazione dell’azione amministrativa assicurando nello stesso tempo il mantenimento di un elevato livello di tutela e di prevenzione del danno ambientale; pertanto l’istruttoria tecnico-amministrativa dell’Autorità competente in materia di V.I.A. potrà concentrarsi sulla valutazione di quelle attività che hanno potenziali ricadute sull’ambiente, quali le indagini sismiche che utilizzano esplosivo, i sondaggi con sottrazione di materiale, le trincee e i pozzetti esplorativi che prevedano l’utilizzo di mezzi meccanici motorizzati.

Tra le attività di ricerca che sarebbero escluse dalla procedura di verifica di assoggettabilità alla VIA rientrerebbero la raccolta dati (rilevamento geologico, acquisizione dati cartografici, geologici, topografici ecc.), i rilievi geofisici, che consistono in tecniche non distruttive, che permettono uno studio di tipo estensivo, di grande ampiezza e che, generalmente, s’integrano con le indagini in sito o con tecniche d’indagine diretta.

Nello specifico si tratta di sistemi geoelettrici, magnetometria, rilievi elettromagnetici, rilievi geofisici aerotrasportati e rilievi gravimetrici, la sismica e la sismica passiva; della campionatura geochimica dei suoli e delle rocce senza l’ausilio di mezzi meccanici motorizzati (sonde meccaniche, escavatori, trivelle, eccetera) o con mezzi meccanici motorizzati portati a mano.

Sempre tra le attività di ricerca escluse dalla procedura di assoggettabilità alla VIA sono indicati i sondaggi geognostici senza recupero di campioni di terreno; le trincee e i pozzetti geognostici realizzati senza l’ausilio di mezzi meccanici motorizzati; i sondaggi con trivella elicoidale (normali o cave) di esecuzione manuale o con mezzi meccanici motorizzati portati a mano.

Nella proposta di deliberazione sono inoltre riportati i criteri da seguire per definire se le attività di ricerca suddette possono essere escluse dalla procedura.

Si tratta di criteri relativi ai luoghi dove si andrebbero a collocare, alle modalità con cui il programma di ricerca debba essere condotto, agli aspetti di tutela ambientale e del paesaggio che debbono comunque essere rispettati.

Nella proposta di delibera si indicano, infine, quali sono le attività di ricerca che invece non possono essere escluse dalla procedura di assoggettabilità alla VIA.

Queste attività a differenza di quelle individuate per l’esclusione dalla procedura di assoggettabilità alla VIA, potrebbero potenzialmente determinare effetti negativi di rilievo sull’ambiente.

Sono tutte quelle attività di ricerca mineraria profonde, che presuppongo cioè la necessità di fare pozzi, scavi o trivellazioni.