"E’ mia intenzione far approvare in giunta una proposta di deliberazione al consiglio regionale avente ad oggetto un’iniziativa di semplificazione delle procedure amministrative in materia di verifica di assoggettabilità delle attività di ricerca mineraria per minerali solidi, acque minerali e termali e geotermia". Sono le parole iniziali della lettera che l’assessore regionale all’ ambiente e energia ha inviato nei giorni scorsi ai presidenti di Anci, Upi e Uncem. "Ricordo che la verifica di assoggettabilità è una tipologia di valutazione ambientale prevista dalla normativa comunitaria, nazionale e regionale (l.r. 10/2010, in materia di Vas, Via e valutazione di incidenza) e la possibilità di escludere alcuni progetti da tale procedura è prevista dall’art. 43 comma 3 della citata legge regionale. A seguito dell’approvazione della deliberazione del Consiglio non saranno più soggette a procedura di valutazione le "attività di ricerca superficiali e non invasive" ma soltanto le attività minerarie "profonde" (pozzi, scavi, trivellazioni). La deliberazione del Consiglio avrà due allegati, contenenti i criteri e le condizioni per l’esclusione dalla verifica. Attualmente le società proponenti, al fine di portare a termine la ricerca, devono richiedere l’attivazione di due procedimenti di verifica di assoggettabilità, uno per le attività superficiali non invasive ed uno per le attività profonde".
