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Chiusdino: la centrale geotermica sempre più meta di visite internazionali

La centrale Enel Green Power di Chiusdino sempre più al centro di visite nazionali e internazionali: un gruppo di rappresentanti del progetto GEOENVI, infatti, ha recentemente fatto tappa presso l’impianto geotermico che costituisce un’eccellenza sia dal punto di vista dell’inserimento ambientale che dell’innovazione tecnologica.

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La centrale Enel Green Power di Chiusdino sempre più al centro di visite nazionali e internazionali: un gruppo di rappresentanti del progetto GEOENVI, infatti, ha recentemente fatto tappa presso l’impianto geotermico che costituisce un’eccellenza sia dal punto di vista dell’inserimento ambientale che dell’innovazione tecnologica. Inaugurata nel 2011, la Centrale di Chiusdino ha una potenza installata di 20 MW e, con una produzione di circa 150 milioni di KWh, consente di far risparmiare annualmente 32mila TEP (tonnellate equivalenti di petrolio).

GEOENVI, progetto europeo finanziato nell’ambito di Horizon 2020, ha l’obiettivo di valorizzare il ruolo che l’energia geotermica ha nel fabbisogno energetico europeo creando una solida strategia per rispondere alle preoccupazioni legate all’ambiente. Il progetto coinvolge tutti gli stakeholders della geotermia, favorendo lo scambio di best practices e metodologie in ambito europeo, con particolare attenzione su sei Paesi in Europa: Italia, Francia, Islanda, Belgio, Turchia ed Ungheria. Il consorzio del progetto è costituito da operatori della geotermia ed alcuni dei principali enti di ricerca europei.

La visita e il confronto su tutti i temi geotermici ha consentito alla rappresentanza di GEOENVI di soffermarsi sugli aspetti tecnici e sostenibili della produzione di energia elettrica grazie al vapore contenuto nel cuore della terra. Interessanti anche gli aspetti relativi ai cosiddetti usi plurimi, dall’indotto artigianale ed agricolo a quello culturale e turistico. A fianco dell’impianto di Chiusdino, tra l’altro, Enel Green Power e Co.Svi.G (Consorzio Sviluppo Aree Geotermiche) hanno promosso, in collaborazione con lo spin off “Fotosintentica e Microbiologica” dell’Università di Firenze, la sperimentazione per la coltivazione dell’alga spirulina che, grazie all’utilizzo del calore geotermico e della CO2 carbon free, ha dato risultato positivi in termini ambientali ed economici aprendo importanti prospettive per lo sviluppo industriale di questo settore nei territori geotermici.

La centrale di Chiusdino, inoltre, nei giorni scorsi è stata anche oggetto di alcune riprese video per il concorso di progetti promosso da Geothermie Suisse, l’Associazione Geotermica Svizzera, che intende valorizzare la risorsa geotermica nelle sue molteplici applicazioni: il prodotto realizzato dall’ Università Ginevra e dall’agenzia Wise & Wizard, per iniziativa del docente di Geotermia Luca Guglielmetti, sarà presentato ufficialmente all’Assemblea generale dell’Associazione che si terrà il 17 Marzo prossimo a Bienne.


In Toscana Enel Green Power gestisce il più antico complesso geotermico del mondo, che conta 34 centrali geotermoelettriche per un totale di 37 gruppi di produzione, dislocate tra le province di Pisa, Siena e Grosseto. Gli oltre 6 miliardi di KWh prodotti in Toscana, oltre a soddisfare più del 30% del fabbisogno energetico regionale, forniscono calore utile a riscaldare più di 10 mila utenti residenziali, circa 30 ettari di serre e numerose aziende della filiera agroalimentare, floricola, artigianale e della pelletteria.