L’impatto ambientale è uno dei problemi della geotermia e la centrale di Bagnore 3 (e se verrà costruita anche quella di Bagnore 4) si trova nel bel mezzo di un paesaggio di pregio: la riserva naturale di Monte Labbro da un lato, il poggio di Merigar dall’altro e la catena dell’Amiata a chiudere il pendio in cui sorge la centrale. Un problema che Enel ha affrontato e risolto affidando alla creatività di un professionista notissimo a livello internazionale, il progetto di questo colosso di “arte industriale” che è Bagnore 3. La firma è di quelle eccellenti, dell’architetto Stefano Boeri che, fra l’altro, ha firmato il masterplan dell’Expo 2015, che insegna Progettazione urbanistica al Politecnico di Milano ed è visiting professor al Graduate School of Design di Harvard. Insomma una volontà di inserimento paesaggistico a regola d’arte, tanto che il progetto ha ricevuto numerosi riconoscimenti in contesti internazionali.
