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Radicondoli Festival: XXXIII Edizione

Comunicato stampa sulla XXXIII Edizione del Radicondoli Festival

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Programma completo (file PDF)


RADICONDOLI FESTIVAL
XXXIII EDIZIONE

Il progetto festival diventa una possibile occasione per rimettere in gioco la nostra idea di cultura, di interrogarsi sugli altri e sugli altri modi di stare al mondo, comunicando esempi dove la diversità può diventare un segno di valore, come nel caso dei portatori di sindrome down o dei sans papier, i naufraghi della terra, senza patria né identità.

Le storie di vita e lavoro de I villani, il bellissimo documentario di Don Pasta, (regista, chef, perfomer) ci fanno capire che è possibile vivere bene e usare la terra in maniera diversa con passione e ascoltando il proprio cuore. Con Ribelle mai domata, riaffiora da protagonista la memoria delle donne partigiane spesso considerate marginali nella lotta al nazifascismo resti tuendo così alla soggettività femminile un ruolo a lungo cancellato dalla memoria pubblica e istituzionale al punto da intendere la Resistenza come un fenomeno politico, fatto per lo più da protagonisti maschili. Allo stesso modo in maniera spettacolare recuperiamo il fascino di alcuni outsider anarchici e eretici del sistema dello spettacolo, come Piero Ciampi, cantautore ma soprattutto poeta, nell’interpretazione di Arianna Scommegna accompagnata dalla fisarmonica di Giulia Bertasi o insofferenti allo star sistem e a loro modo marginali come la mitica Gabriella Ferri nel progetto di Vincenza Pastore.

La poesia come segno di diversità, diventa emozione pura con Mariangela Gualtieri, una delle grandi voci del teatro e della letteratura italiana .

E le parole raffinate di Mohamed Traorè arrivato con un barcone dalle guerre del Mali, ci portano dentro il suo mondo di dolce e profonda tradizione africana e come se il vento del deserto arrivasse fino a noi, danno corpo alla sua entità di ex clandestino per diventare poeta .

Il festival ospita alcune fra i grandi nomi del teatro italiano in una osmosi fra tradizione e ricerca di nuovi canoni espressivi: Laura Marinoni presenterà Amo il bianco tra le parole un viaggio intorno al fare poesia; Mascia Musy è protagonista di Preghiera per Cernobyl dal romanzo di Svetlana Aleksievic, (premio Nobel per la letteratura 2015), una narrazione di straordinaria forza emotiva che racconta con diverse storie e diverse inquadrature il dramma di Cernobyl e la fine del comunismo. Sulla stessa scia di denuncia sociale moro 55 giorni che cambiarono l’Italia di Ferdinando Imposimato e Ulderico Pesce.

Federica Fracassi interpreterà il testo di Concita De Gregorio, Dora pro nobis e, con la Gualtieri, darà vita al recital Insieme .

La Compagnia Vetrano/Randisi, artisti di acuta sensibilità, da sempre alle radici della parola teatrale presenterà Ombre folli di Franco Scaldati, uno degli esponenti di spicco della poesia e del teatro contemporaneo, prematuramente scomparso e troppo presto dimenticato.

Dalla scena napoletana L’ammore nun’è ammore di Dario Jacobelli, magistralmente interpretato da Lino Musella accompagnato dalla musica dal vivo di Marco Vidino. In collaborazione con il festival Kilowatt lo spettacolo Piccola patria di Luca Ricci e Lucia Franchi.

Uno degli obiettivi prioritari che il Festival porta avanti è di formare un gruppo di lavoro di drammaturghi e registi italiani e quest’ anno apre una sezione dedicata alla nuova drammaturgia, nella sua dimensione di scrittura appena uscita dalla penna dell’autore e che per la prima volta si confronta con il pubblico e con gli attori: è il caso di Ersatz di Giorgio Scianna e di Sans-papier di Nicola Russo.

Su questa linea si inserisce Rocky Marciano: un campione a bordo ring di Lisa Capaccioli, un progetto che racconta la vicenda umana del pugile che ha cambiato la storia della boxe; Edipo re , nella riscrittura dell’opera di Sofocle di Ivan Alovisio che curerà anche la regia dirigendo un cast di giovani under 35.

Alessandro Brucioni e Michele Crestacci presenteranno Modigliani , uno sguardo amaro e grottesco su Livorno che non riconobbe il genio del pittore.

In cartellone anche la danza internazionale con Yael Karavan danzatrice e coreografa inglese di origine israeliana; non mancherà una sezione dedicata alla musica con la grande voce di Ginevra Di Marco, il jazz di Dario Cecchini e la musica lirica con la prestigiosa collaborazione con opera network.

Nel rapporto fra differenti linguaggi troveremo una commistione tra musica e prosa in Offelia suite di Arturo Annecchino interpretato da Viola Graziosi.

Fra i progetti di formazione l’esperienza e il talento di Yael Karavan per la danza, per la musica le percussioni africane di Papi Thiam e per il teatro la presenza di un grande maestro come Riccardo Caporossi fondatore dello storico gruppo Rem e Cap che presenterà l’esito di una master class per giovani attori organizzato in collaborazione con Kilowatt festival e Hystrio. E fra i maestri anche la presenza di Franco Ionda uno dei più significativi artisti contemporanei che curerà una sua installazione pensata per Radicondoli.

Massimo Luconi


Punto Informazioni Turistiche Radicondoli
Museo “Le Energie del Territorio”
Via T. Gazzei 2
53030 Radicondoli (Si)
0577 790800
turismo@radicondolinet.it
museo.energie@gmail.com