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Authority in campo sulle reti

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L’Autorità per l’energia elettrica e il gas ha varato nuovi meccanismi per impedire un eccessivo numero di prenotazioni di capacità, cui spesso non fa seguito una effettiva realizzazione di un impianto di produzione.

Fonte: Il Sole24ore

Autore: Franco Sarcina

Per contenere il più possibile il fenomeno della «saturazione virtuale» delle reti elettriche, l’Autorità per l’energia elettrica e il gas ha varato nuovi meccanismi per impedire un eccessivo numero di prenotazioni di capacità, cui spesso non fa seguito una effettiva realizzazione di un impianto di produzione.
Il problema che l’Autorità si prefigge di risolvere deriva dal fatto che spesso i potenziali produttori di energia elettrica, che per esempio hanno installato sul tetto del proprio capannone industriale un impianto fotovoltaico, operano delle richieste alle società di distribuzione energetica senza che poi, di fatto, si arrivi in tempi ragionevoli ad attivare la produzione di energia. L’Autorità ha quindi deciso che, per promuovere una gestione più ordinata delle richieste e dei preventivi accettati, nelle aree di maggior criticità, dove quindi più facilmente si rischia di arrivare alla saturazione virtuale della rete elettrica, si debba versare un corrispettivo di "prenotazione" delle capacità di rete, che verrà restituito in caso di effettiva realizzazione dell’impianto, o qualora il procedimento di autorizzazione dovesse aver una esito negativo per cause non imputabili a chi ha fatto la richiesta. Questo meccanismo non si applica in tutta Italia, ma solo nelle aree che vengono definite a maggiore criticità in base alle formule contenute all’interno della delibera Arg-Elt 125/10, dell’agosto del 2010, dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas. Di fatto, per verificare il grado di criticità, l’utente deve rivolgersi alla propria società di distribuzione dell’energia, controllando sul sito Internet della stessa. La maggioranza delle aree critiche si trovano comunque nel Centro e nel Sud d’Italia. Inoltre, il corrispettivo non è dovuto dai clienti domestici, ma unicamente dagli operatori industriali. Il problema della saturazione si è aggravato negli ultimi anni a seguito dell’impetuoso sviluppo delle fonti rinnovabili e dell’incremento esponenziale delle richieste di connessione. A fronte di quasi 25mila preventivi di connessione alle reti di distribuzione e trasmissione accettati, per un totale di 196 Gwatt di potenza «virtuale», solo 42 Gwatt sono relativi ad impianti già connessi. Dei restanti 154 Gwatt, ben 140 – attribuiti a 22mila preventivi riguardano impianti che non hanno ancora ottenuto l’autorizzazione alla realizzazione e all’esercizio, ma che comunque già impegnano capacità sulle reti elettriche nazionali.