L’Autorità Idrica Toscana (AIT) ha comunicato al Comune di Santa Fiora di aver destinato 135 mila euro per il finanziamento dei lavori per il teleriscaldamento nel centro storico, Terziere di Castello, ovvero la parte più antica del paese; un contributo che va ad integrare quello già stanziato nel 2018, per cui il totale dei finanziamenti dedicati dall’AIT allo scopo ammonta ora a 300mila euro, ai quali si aggiunge 1 milione proveniente dai fondi geotermici regionali.
«Oltre all’installazione del teleriscaldamento l’intervento complessivo – dettagliano dal Comune – prevede la sistemazione e ammodernamento dei sotto servizi della zona».
Con i lavori saranno, ad esempio, rimosse le vecchie cisterne di gasolio ormai in disuso, evitando potenziali sversamenti nella falda acquifera, mentre la parte dei lavori di rifacimento dell’acquedotto e delle reti fognarie sarà a carico dell’Acquedotto del Fiora.
Nel complesso «l’investimento di 1 milione e trecentomila euro non graverà sulle casse comunali», sottolineano dall’Amministrazione, ma «garantirà un importante potenziamento infrastrutturale di una parte del paese. Il teleriscaldamento nel Terziere di Castello significherà aumentare il livello dei servizi e il pregio delle abitazioni». Portando vantaggi non solo economici, ma anche ambientali.
Come noto in tutta Italia i principali fattori legati all’inquinamento atmosferico – con importanti ricadute in termini di impatti sulla salute – sono infatti il traffico veicolare e l’inadeguata climatizzazione degli edifici, e dalle più recenti analisi ARPAT risulta in particolare che in Toscana il 70% del PM10 primario è prodotto proprio dal riscaldamento domestico.
Un problema al quale il teleriscaldamento geotermico offre una soluzione proattiva, e non solo a Santa Fiora: oltre che nel borgo amiatino reti di teleriscaldamento geotermico sono infatti già presenti nei Comuni di Castelnuovo Val di Cecina (PI), Monterotondo Marittimo (GR), Monteverdi Marittimo (PI), Montieri (GR), Pomarance (PI), Radicondoli (SI).