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Buone prospettive per lo sviluppo della geotermia in Europa

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Lo dicono i dati del Deep Geothermal Market Report 2011.

Fonte: Geotermia News

Autore: Redazione

La terza edizione della Conferenza del Consiglio europeo della geotermia (European Geothermal Energy Council, EGEC) si è tenuto quest’anno a Milano i primi giorni di dicembre.

La Conferenza cui hanno partecipato oltre 250 esperti dell’industria, della ricerca e del settore pubblico è stata l’occasione per presentare il primo rapporto sul mercato geotermico, il Deep Geothermal Market Report 2011.

Lo studio raccoglie i dati e le figure chiave dell’energia geotermica in Europa analizzandone lo stato di sviluppo e le prospettive per i prossimi dieci anni. Il Deep Geothermal Market Report 2011 dimostra che il mercato è in crescita ma segnala anche che è necessario porre attenzione su una serie di driver di questa evoluzione per mantenere l’attuale slancio positivo.

I dati raccolti indicano che a fine 2010 l’Europa disponeva di 59 centrali geotermoelettriche, per una capacità istallata totale di 1,6 GWe ed una produzione elettrica di 10,9 TWh.

Le prospettive al 2015, basandosi sulle potenzialità del sottosuolo europeo, sono di una crescita consistente del numero degli impianti geotermoelettrici, soprattutto EGS (Enhanced Geothermal System), per una capacità stimata di oltre 3 GWe.

In questo scenario l’Italia mantiene una posizione dominante con oltre il 50% della capacità europea grazie ai quasi 900 MWe di capacità installata al 2011 che, stando alle stime, arriverà a toccare la soglia dei 922,6 MWe nel corso dei prossimi cinque anni.

Dopo l’Italia c’è l’Islanda che incrementerà la propria potenza di circa 300 MWe, arrivando nel 2015 a 889,6 MWe e la Turchia che, sempre stando alle stime, quintuplicherà la propria potenza fino a raggiungere i 609,75 MWe nel 2015. Anche la Germania, che finora ha investito ben poco sul mercato geotermico, ha in previsione la realizzazione, da qui al 2015, di 16 nuovi impianti, con una capacità complessiva di 69,1 MWe.

«L’energia geotermica riceve un supporto significativamente inferiore rispetto ad altre fonti di energia rinnovabili -ha dichiarato Burkhard Sanner, presidente di EGEC- e, nonostante questo, emergono continue tendenze positive, in termini di numero di nuove centrali geotermiche e di impianti e sistemi di teleriscaldamento geotermici. Ciò significa che entro il 2015, ci sarà una maggiore capacità installata per l’energia elettrica e per il riscaldamento da fonte goetermica».

Il Presidente di EGEC ha anche ribadito che per ottenere che la geotermia possa dare un valido contributo al mix di energie rinnovabili in Europa è necessario un maggiore supporto e ulteriori investimenti, sia da parte del mondo politico che dell’industria. Solo così sarà possibile sfruttare il grande potenziale di risorse geotermiche di cui gode l’Europa.

Le richieste specifiche avanzate da EGEC riguardano regimi di sostegno adeguati all’energia geotermica compresa l’assicurazione del rischio e l’inserimento del Feed-in-tariffe .

Così come finanziamenti adeguati al settore della ricerca e sviluppo nel settore geotermico, diminuendo i costi complessivi per la tecnologia, e un sostegno ulteriore allo sviluppo tecnologico.

Infine un accesso semplificato agli strumenti di finanziamento, per favorire un ulteriore sviluppo dei progetti e consentire piena espansione del mercato in tutti i paesi europei.

Il rapporto dà anche un notevole risalto alle opportunità offerte dal teleriscaldamento geotermico, sottolineando che vi potrà essere un rinnovato interesse in questo settore dello sfruttamento dell’energia geotermica se vi sarà una migliore comprensione delle possibilità di utilizzarne le potenzialità per soddisfare al tempo stesso la domanda di calore e di raffreddamento.

Lo studio censisce 212 sistemi di teleriscaldamento attualmente esistenti in Europa, e altri 200 in progetto per una capacità totale installata di circa 4,7 GW termici.

Secondo il rapporto, i paesi in cui è presente il maggior numero di sistemi installati sono la Francia (con 42 sistemi), l’Islanda (33), la Germania (26) e l’Ungheria (16).

Il Deep Geothermal Market Report 2011 di EGEC prevede per il 2015, 200 nuovi impianti per ulteriori 4 Gigawatt termici.