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Detrazione 55%, le associazioni plaudono alla proroga

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Le sigle di settore non hanno tardato ad esprimere il loro apprezzamento per la decisione del Governo di rinnovare per un anno del bonus fiscale per le riqualificazioni energetiche. Unanime la richiesta di stabilizzare l’agevolazione, ma senza ridurre l’aliquota

Fonte: Eco dalle città

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Non sono tardate le prime reazioni degli operatori di settore alla notizia della proroga (di un solo anno, poi, stando al, l’aliquota dovrebbe scendere al 36% come per le ristrutturazioni edilizie, ndr) delle agevolazioni fiscali per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici. Com’era prevedibile, il coro di consensi è unanime. A cominciare dal plauso di Finco (Federazione industrie, prodotti, impianti e servizi per le costruzioni), associazione confindustriale che da tempo chiedeva al Governo di prorogare le agevolazioni fiscali per l’efficientamento energetico. «Con tale misura, unitamente all’allargamento del bonus del 36% agli aspetti sismici – dichiarato il presidente dell’associazione, Cirino Mendola – il Governo ha dimostrato grande sensibilità per gli aspetti di risparmio energetico e di raggiungimento degli obiettivi di Kyoto».
Oltre ad esprimere grande soddisfazione per la scelta dell’esecutivo, Finco chiede che la misura venga prorogata ulteriormente, senza modificare l’aliquota. L’associazione, anzi, auspica che il bonus Irpef del 55% venga stabilizzato, visti «i positivi effetti avuti in questi anni dagli interventi di riqualificazione sia per i cittadini che per le imprese del settore». L’associazione, infine, chiede che vengano ammesse all’agevolazione altre tipologie d’intervento, come l’efficientamento degli edifici pubblici, l’installazione di schermature solari, il verde pensile, etc.
Dello stesso tenore i commenti di Cna (Confederazione nazionale dell’artigianato e della piccola e media impresa), un’altra associazione del comparto edilizio e dei serramenti che ha tirato un sospiro di sollievo apprendendo del rinnovo della misura. «La manovra del nuovo Governo ha stabilito non solo la proroga ma anche il fatto che queste detrazioni saranno strutturali – commentato Paolo Scarpini, presidente Unione installatori e manutentori Cna Arezzo – In una manovra complessiva che presenta enormi sacrifici anche per il comparto artigiano, in questo aspetto il Governo Monti ha tenuto conto delle richieste della nostra categorie per quanto riguarda un’azione che mira alla sviluppo e alla creazione di lavoro». La stabilizzazione della misura, che al momento sembrerebbe però destinata ad avvenire con un’aliquota detraibile del 36%, secondo Scarpini darà certezze agli operatori e al mercato, garantendo prospettive di medio periodo alle imprese. Importante anche il valore politico del provvedimento, che rappresenta «un segnale forte circa la volontà di contribuire, con politiche industriali mirate, allo sviluppo di un settore, quale quello delle energie rinnovabili che ha creato lavoro, ricchezza ed aumento dell’occupazione».
Al plauso unanime si aggiunge in queste prime ore anche quello dell’associazione Meta Energia. «Prendiamo atto della proroga delle detrazioni fiscali per gli interventi di efficientamento energetico – commenta Francesco Pizzo, vicepresidente dell’associazione – e ci aspettiamo che il tema dell’efficienza energetica torni ad essere al centro del dibattito in Italia». Oltre ad esprimere la sua soddisfazione, l’associazione rilancia, chiedendo al ministro dell’Ambiente Corrado Clini di mantenere la promessa di «emanare entro la fine di dicembre i due decreti attuativi del decreto Romani riguardanti l’elettrico e il termico». Secondo Meta Energia, infatti, il varo dei provvedimenti sarebbe un passo molto importante per il futuro del comparto delle rinnovabili.