Si parla molto di geotermia, ed Enel Green Power ritiene opportuno fare precisazioni che, confortate dai fatti, confermano la geotermia una risorsa rinnovabile, che produce elettricità per il 25% della Toscana. La geotermia, scoperta a Larderello all’inizio del secolo scorso, è un patrimonio energetico, culturale e turistico e costituisce un’eccellenza che Enel Green Power esporta in tutto il pianeta con leadership indiscussa a livello internazionale. In Toscana Enel Green Power ha 33 impianti geotermici per un totale di 35 gruppi. Dal 2005 al 2012 ha investito 920 milioni di euro, di cui oltre 100 milioni nelle opere di ambientalizzazione grazie alle quali dal 1996 ad oggi, a fronte del raddoppio della produzione, si è registrata una riduzione delle emissioni di oltre l’80%. Si tratta di gas naturali che sono parte intrinseca della geotermia, come dimostra il fatto che nessuno dei 526 impianti geotermici nel mondo è a emissioni zero. A questo proposito, Enel Green Power ha brevettato una tecnologia tutta italiana, Amis (Abbattimento Mercurio e Idrogeno Solforato), installato in 23 impianti toscani e che consente di abbattere l’emissione di gas con efficienze superiori al 90%. In Toscana, oltre a produrre 5,2 miliardi di kwh annui per un risparmio di 3,5 milioni di tonnellate equivalenti di CO2 e 1,1 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio, Enel Green Power svolge un ruolo importante per gli usi plurimi con 61 impianti di cessione calore che garantiscono il teleriscaldamento a 8.000 utenze domestiche e a 286 ettari di serre, consentendo sviluppo industriale. La geotermia è filiera rinnovabile interamente italiana il cui know how è integrato con significative ricadute. A questo proposito, il piano di sviluppo geotermico sull’Amiata potrebbe dare ulteriore impulso al settore. Enel Green Power ha già chiuso PC2, costruendo il termodotto per garantire calore a Floramiata e alla zona Casa del Corto. Si tratta di un progetto importante per il quale Enel Green Power investe 90 milioni con significative ricadute sul tessuto imprenditoriale. Sarà riqualificata anche l’area di PC2 dove sorgerà la nuova sede dell’Area Geotermica di Piancastagnaio. La costruzione di Bagnore 4, nel Comune di Santa Fiora, può essere un punto di svolta per lo sviluppo amiatino e per il tessuto economico. Concluso l’iter autorizzativo, si comincerà la costruzione del nuovo impianto geotermico che comporterà investimenti per 140 milioni e oltre 100 occupati. Dal 2012 al 2016 Enel Green Power ha in programma 600 milioni di investimento per lo sviluppo geotermico e 100 assunzioni nel triennio; 50 milioni per impianti misti biomassa/geotermia, realizzati nelle centrali geotermiche già esistenti di Cornia 2, Pianacce, Nuova Larderello e PC3.