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Dalla biblioteca al garage: la geotermia a bassa entalpia occupa sempre più spazi

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Sono sempre più frequenti i progetti che includono l’uso della geotermia per il fabbisogno termico degli edifici.

Fonte: Geotermia News

Autore: Redazione

Una folla di persone ha salutato l’inaugurazione del MABIC (Maranello Biblioteca Cultura), il nuovo spazio che ospita la biblioteca comunale di Maranello, progettato dall’architetto giapponese Arata Isozaki e da Andrea Maffei che, oltre alla nuova biblioteca, è stato pensato come luogo polifunzionale destinato ad ospitare incontri, mostre e attività culturali.
«Il MABIC – ha detto il sindaco di Maranello, Lucia Bursi –è un luogo dove la cultura tradizionale del libro convive a fianco delle tecnologie più avanzate, in un ambiente luminoso e confortevole progettato da uno dei nomi più importanti dell’architettura mondiale». L’edificio si caratterizza per le ampie superfici vetrate che donano grande luminosità all’interno e per lo specchio d’acqua e l’edera che delimitano l’area esterna. Particolare attenzione è stata riposta al risparmio energetico, con l’utilizzo di un impianto geotermico per il riscaldamento invernale e il raffrescamento estivo e l’illuminazione a LED. Il costo dell’opera è di circa 2 milioni e 600 mila euro, comprensivi dei lavori, della sistemazione dell’area esterna e degli arredi, di cui quasi 1 milione di euro proveniente da finanziamenti esterni (850 mila euro dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena) e il resto a carico dell’amministrazione comunale.
Questo a Maranello. A Milano, invece, in Corso Vercelli, si sta realizzando un intervento completo di riqualificazione energetica e ambientale di un complesso d’immobili degli anni ’60 che prevede l’installazione di un impianto geotermico nei garage di un edificio abitato. L’intervento permetterà di riqualificare l’immobile abitato facendone aumentare il valore e, al tempo stesso, abbattendo i costi energetici fino al 79%. Il fatto poi che gli interventi siano realizzati mentre l’immobile è abitato e gli inquilini continuano a svolgere le proprie attività quotidiane darà modo di aprire il cantiere a chiunque voglia capire come funziona il sistema energetico previsto. Oppure si può fare collegandosi ad un sito web aggiornato in corso d’opera.
Il progetto di Corso Vercelli è, infatti, il primo caso in Europa in cui viene installato un impianto geotermico nei garage di un edificio cittadino abitato. Un intervento reso possibile dall’uso di una particolare tecnica in grado di inserire un parco di sonde geotermiche profonde fino a 130 metri con una torre di perforazione alta soltanto 2,70 metri. Un’esperienza che potrà aprire la strada all’uso di geotermia a bassa entalpia anche nella ristrutturazione degli edifici esistenti, anche storici, oltre che nelle nuove costruzioni. E’ per questo che la ristrutturazione di Corso Vercelli ha ricevuto una Nomination tra i partecipanti al Concorso “Energia sostenibile nelle città” 2010 promosso dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e dall’INU (Istituto Nazionale di Urbanistica).
Il progetto si basa su un insieme sinergico di interventi, che permetteranno al tempo stesso di risparmiare energia e di utilizzare fonti rinnovabili per il fabbisogno termico. 
Per il riscaldamento invernale e il raffrescamento estivo – che saranno trasmessi da pannelli radianti a soffitto- si prevede, oltre all’impianto geotermico, che sarà realizzato nei garage, un tetto-giardino che coprirà l’intera superficie della vasta copertura dei garage per abbattere l’isola di calore a beneficio dell’edificio stesso e dell’intera area urbana circostante, giacché la temperatura sarà inferiore di circa 3° C rispetto alla media estiva. L’edificio sarà, inoltre, rivestito da un cappotto termico e da pareti ventilate per il miglioramento della coibentazione dell’involucro con l’utilizzo di materiali da costruzione per la maggior parte di provenienza naturale o da riciclo. La tecnica consiste nell’applicare alle pareti dei pannelli isolanti con appositi sistemi di fissaggio che, in seguito, sono ricoperti da malte adesive precolorate. I pannelli possono essere dotati di una rete porta-intonaco per la finitura a malta tradizionale.
Infine saranno sostituiti i serramenti con altri a maggiore tenuta termica e con vetri basso emissivi, che sono una particolare tipologia di vetro composto di due lastre cui è interposta una pellicola di ossidi di metallo che migliora le prestazioni d’isolamento termico senza alterare la trasmissione della luce.
Le finestre saranno, infine, dotate di oscuranti esterni a veneziana orientabili che permettono il non surriscaldamento dei vetri e l’ombreggiamento delle finestre pur consentendo il passaggio della luce.
Questa ristrutturazione permetterà di abbattere del 70% le emissioni di CO2, di risparmiare il 30% sul fabbisogno di energia termica e l’80% sulle spese di riscaldamento.