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Il Belgio investe 55 milioni di euro nella geotermia del Ruanda

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L’Agenzia belga dello Sviluppo ha pianificato di investire 55 milioni di euro nei prossimi tre anni per esplorare le potenzialità energetiche geotermiche in Ruanda

Fonte: ZeroEmission News

Autore: a.b.

Le potenzialità geotermiche dell’Africa, particolarmente della Rift Valley, sono note da tempo. Per questo c’è chi in Europa scommette sulle sue potenzialità. Un recente esempio è il Belgio che, attraverso l’Agenzia dello Sviluppo, ha pianificato di investire 55 milioni di euro nei prossimi tre anni per esplorare le potenzialità energetiche geotermiche in Ruanda.
Lo ha annunciato il vice responsabile del settore Energia dell’ente, Erik Van Malderen. L’Agenzia spera di attrarre investitori nel Paese africano, conducendo perforazioni per dimostrare realmente fruibile il potenziale di circa 300 megawatt di energia che può essere generato nell’East African Rift, un’area geotermica che copre 11 Paesi africani. Il Ruanda intende generare 1.000 megawatt entro il 2017, rispetto ai 100 megawatt attuali. Il vice responsabile dell’Agenzia belga ha ammesso che l’obiettivo prefissato dal Ruanda non è realistico ma è possibile che grazie alle potenzialità dell’energia geotermica, ai giacimenti di gas metano presenti e all’energia idroelettrica si potrà arrivare a generare dai 300 ai 600 megawatt di energia.
Proprio nel settore idroelettrico il Ruanda, insieme a Tanzania e Burundi sta costruendo, investendovi 360 milioni dollari, una centrale idroelettrica in grado di generare 90 megawatt, ha fatto sapere lo stesso Van Malderen.