Se continueranno a non esserci risposte alla proposto di dialogo avanzata da mesi al Governo Nazionale, sarà sciopero.
FONTE: Geotermia News
AUTORE: Redazione
La paziente ricerca perseguita negli ultimi mesi dai sindaci dei Comuni geotermici toscani per avviare un dialogo con il Governo nazionale – che, ricordiamo, ha cancellato gli incentivi alla geotermia tradizionale nello schema di decreto FER1 e appare intenzionato a fare lo stesso nel FER2 – non sta dando i frutti sperati, e, durante l’ultima riunione dell’Osservatorio economico dell’Alta Val di Cecina, non si è potuto che prenderne atto.
«A questo punto – osserva il sindaco di Pomarance, Loris Martignoni – vediamo profilarsi all’orizzonte dei territori geotermici un futuro incerto e per molti aspetti drammatico; infatti non solo ogni ulteriore possibilità di sviluppo della Geotermia in Toscana e nel paese rischia di essere definitivamente affossata, ma il possibile blocco degli investimenti economici da parte dell’attuale gestore ed il loro dirottamento verso l’estero porterebbero ad una immediata paralisi del settore geotermico con conseguenze gravissime in termini di perdita di posti di lavoro, sia in Enel Green Power, che ad oggi è il concessionario, che nell’indotto. Con scelte pericolose ed inappropriate come l’eliminazione degli incentivi, l’attuale Governo decide quindi di condannare all’impoverimento ed allo spopolamento intere aree che vivono grazie alla geotermia»
Dopo una attenta e approfondita discussione, l’Osservatorio – cui hanno partecipato anche i sindacati CGIL, CISL e UIL oltre agli Amministratori dei Comuni di Pomarance, Castelnuovo Val di Cecina e Monteverdi Marittimo – ha dunque dettato una nuova agenda di iniziative da intraprendere affinché siano ripristinati al più presto gli incentivi finora rivolti alla geotermia come motore di sviluppo sostenibile del territorio.
Tra le proposte emerse dall’Osservatorio spicca quella di una manifestazione dei sindaci geotermici da tenersi al più presto al Ministero dello Sviluppo Economico (MISE), affinché sia esaudita la richiesta – più volte reiterata, anche nelle ultime settimane – di essere ricevuti per poter aprire un confronto in merito al ripristino degli incentivi geotermici; se anche questa manifestazione non dovesse ottenere riscontri l’indirizzo è quello di procedere verso la proclamazione di uno sciopero dei territori geotermici, sia nell’area tradizionale sia sull’Amiata, chiedendo l’adesione massiccia della cittadinanza. A tale proposito durante la riunione dell’Osservatorio è stato richiesto ai sindacati come anche alle rappresentanze delle imprese e del commercio di attivarsi fin da adesso affinché si arrivi – se necessario – ad una rapida proclamazione dello sciopero.
Al contempo i sindacati provvederanno a sollecitare le rispettive strutture nazionali con l’obiettivo di vedere inserito il tema degli incentivi alla geotermia nella piattaforma sindacale nazionale confederale che sarà discussa con il Governo, mentre a livello politico i sindaci geotermici invieranno una richiesta di incontro a tutti i capogruppo delle forze politiche parlamentari, in modo da fare corretta informazione sul tema degli incentivi e sollecitare il Governo affinché il problema venga risolto.
«La proposta di autoconvocazione al ministero dello Sviluppo economico che ho avanzato all’ultima assemblea dei soci CoSviG ha ottenuto il consenso dei sindaci dei Comuni geotermici – ha detto il sindaco di Monterotondo M.mo, Giacomo Termine – L’obiettivo è ottenere una convocazione ad un incontro in cui poter chiarire al ministro Di Maio le ragioni delle comunità che vivono anche grazie all’economia generata dall’industria geotermica. Le varie richieste fatte giacciono sui tavoli del ministero ormai da mesi e non c’è stato alcun rispetto istituzionale, nessuna apertura al dialogo è stata mai accennata da nessun componente dei 5 stelle del Governo. L’autoconvocazione dei sindaci a Roma di fronte al ministero con le fasce tricolori deve sbloccare questa situazione di stallo».
Un’iniziativa che trova eco e solidarietà anche in Consiglio Regionale.
«La rabbia, lo sconforto, la delusione dei sindaci e dei territori geotermici è pienamente condivisibile – dichiara il consigliere Andrea Pieroni –Non è ammissibile che un Ministero e un Governo che rischiano di decretare la morte di un territorio e la cancellazione di una storia plurisecolare legata alla valorizzazione della risorsa geotermica non si degnino di ascoltare e confrontarsi con chi quel territorio lo conosce e lo rappresenta appieno. Possibile che in quelle stanze abbiano accesso solo i fanatici del “no” allo sviluppo con argomentazioni subdole e antiscientifiche? Giusto quindi andare a Roma a bussare alle porte del Ministero giusto coinvolgere i gruppi parlamentari per spiegare il disastro che il mancato rinnovo degli incentivi determinerebbe. E la Regione dovrà essere ancora al fianco dei sindaci».
Un sostegno ribadito anche dal consigliere Antonio Mazzeo: «Forse il ministro Di Maio non ha capito quali conseguenze e quale impatto sociale una simile decisione potrebbe avere sulla Toscana e, in particolare, sulla Val di Cecina: lui sta giocando sulla pelle di migliaia di lavoratori e di famiglie. Questo noi non possiamo, non dobbiamo e non vogliamo permetterlo. Per questo il giorno in cui sarà annunciata la mobilitazione io sarò a Roma a fianco dei sindaci e sono pronto a restarci a oltranza».
«Io sto con quei territori e con quei sindaci che pretendono rispetto e futuro per i cittadini che rappresentano – conferma il consigliere Alessandra Nardini – Non si possono ignorare le loro grida di allarme. Non si possono ignorare le grandi manifestazioni che hanno portato in piazza cittadini, lavoratori, sindacati, istituzioni. Questo è un Governo chiuso e arrogante che ha sferrato un attacco violento all’economia toscana. Il presidente Enrico Rossi e l’assessora Federica Fratoni, invece, fin da subito hanno dato battaglia affinché il Governo ponesse rimedio. Nulla. Ma non abbandoneremo i nostri territori. Mi rivolgo alle cittadine e ai cittadini dei Comuni geotermici attraverso i loro sindaci, che hanno firmato una nuova lettera: per quanto mi riguarda consideratemi al vostro fianco, a Pomarance come a Roma. Questa è la battaglia di tutti coloro che hanno davvero a cuore la Toscana».