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Gli studenti dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo tornano nei territori delle aree geotermiche

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Da martedì 8 a sabato 12 novembre gli studenti del Master “Food Culture and Communications” dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo sono impegnati in un tour nell’area geotermica con la collaborazione di CoSviG e SlowFood Toscana.

Fonte: GeotermiaNews

Autore: Redazione

Il Master post-lauream in Food Culture and Communications dell’Università di Scienze Gastronomiche fondata da Carlo Petrini che è rivolto principalmente ad un pubblico internazionale che desidera sviluppare un approccio innovativo allo studio del cibo e ai suoi codici comunicativi, si è arricchito anche quest’anno di un viaggio didattico in Toscana per conoscere da vicino l’esperienza del progetto Gusto Pulito e della Comunità del Cibo ad Energia Rinnovabile.

Grazie ad un accordo triennale tra il Consorzio per lo Sviluppo delle Aree Geotermiche (Co.Svi.G.) e l’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, gli studenti iscritti al Master hanno, infatti, l’opportunità di partecipare ad un tour didattico nell’area toscana storicamente nota per le attività di valorizzazione della risorsa geotermica e dove le fonti rinnovabili sono utilizzate in agricoltura e nella produzione di cibo con certificazione eco-compatibile.

Dopo l’esperimento pilota di quest’estate il viaggio didattico nelle aree geotermiche è stato quindi inserito come esperienza formativa all’interno del Master in Food Culture and Communications.

Il programma prevede lezioni, esercitazioni, degustazioni nell’area che va da Monterotondo Marittimo sino all’Amiata per conoscere i prodotti di qualità artigianali e industriali e acquisire le conoscenze necessarie a divenire esperti di comunicazione nel settore food.

In particolare con questo viaggio didattico potranno conoscere il concetto di produrre "pulito" alla base della Comunità del Cibo ad Energia Rinnovabile, un progetto nato dalla collaborazione tra CoSviG, SlowFood Toscana, Fondazione per la Biodiversità.

Un progetto che ha permesso di far conoscere le aree geotermiche non solo dal punto di vista della loro caratterizzazione per lo sfruttamento a scopo energetico delle risorse del sottosuolo ma come territori in cui questa risorsa può essere valorizzata anche a fini turistici –per lo scenario paesaggistico che offrono- ma soprattutto per sviluppare una nuova economia improntata alla sostenibilità.

Il programma che vedrà impegnati gli studenti del Master appartenenti a diversi paesi è assai ricco.

Partiti da Bra l’8 novembre il primo incontro lo hanno fatto con la presentazione del progetto Gusto Pulito a Monterotondo Marittimo.

La tappa successiva è stata, sempre a Monterotondo Marittimo, presso la sede del CITT per andare poi a visitare la centrale geotermica e il parco geotermico delle Biancane.

La visita all’azienda Podere Paterno, dove da tre generazioni si allevano pecore e si produce diversi tipi di formaggio e che fa parte della Comunità del cibo a Energie Rinnovabili (utilizza infatti il calore geotermico nelle varie fasi della produzione), ha permesso ai partecipanti del Master di avere un primo contatto con le realtà del progetto Gusto Pulito: con la possibilità di vedere, toccare con mano e assaggiare alimenti prodotti utilizzando energia rinnovabile.

La tappa successiva era prevista a Radicondoli con l’incontro con la cooperativa Parvus Flos che produce basilico, gerani, stelle di Natale in serre in cui il calore è fornito da un sistema alimentato dal vapore geotermico.

Il viaggio didattico prevede poi uno spostamento nell’area dell’Amiata, con una visita al Frantoio Franci di Montenero d’Orcia e infine all’azienda La Poderina, che rappresenta un’altra esperienza importante di come si possa abbinare la qualità del cibo prodotto ad uso sostenibile delle risorse. Alla Poderina Toscana di Montegiovi infatti si producono olio e vino biologici usando pannelli fotovoltaici per fornire l’energia elettrica necessaria ad alimentare la cantina e il frantoio, mentre un impianto che sfrutta le biomasse derivanti dalla lavorazione delle olive fornisce l’energia termica necessaria a riscaldare i locali.

Anche questa un’azienda che fa parte del circuito della Comunità del Cibo ad energie rinnovabili e che ha saputo coniugare le richieste del mercato con il mantenimento delle tradizioni e il rispetto dell’ambiente.

Elementi che rispondo perfettamente all’obiettivo principale del Master dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo che è quello di fornire agli studenti una conoscenza approfondita del concetto di qualità attraverso un approccio antropologico, storico ed economico del consumo alimentare per arrivare alle strategie di comunicazione, promozione e vendita.